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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Lug 17 2009

Come risolvere il problema del Macbook Pro che a batteria scarica non va in stop ma si spegne improvvisamente

Posted by Antonio Troise
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Avete presente la rabbia mista a frustrazione di quando il vostro portatile si spegne improvvisamente mentre state lavorando, con l’inevitabile conseguenze di perdere tutto il lavoro non salvato? Ebbene è una sensazione che ho provato più volte questi giorni in quanto il mio Macbook Pro, quando non era alimentato a corrente, si spegneva improvvisamente in prossimità del termine della carica della batteria.

Di solito nelle mie sessioni di lavoro, la mattina accendo il portatile e lo lascio alimentato solo dalla batteria. Solo quando Mac OS X mi mostra il popup di avviso che mancano pochi minuti al termine della carica della batteria, mi appresto ad alimentarlo a corrente. Ma spesso, magari perché impegnato, non ho tempo di collegarlo ad una presa di corrente e, fiducioso nell’ottima sistema di sospensione del Macbook Pro, lo lascio andare lentamente in stop. Questa modalità, attivabile anche chiudendo lo schermo del proprio portatile, permette al sistema di salvare il contenuto della memoria sul disco appena prima di mandare in standby il portatile (e solo dopo spegne il monitor e arresta del disco rigido) e al successivo accesso, in pochi secondi i dati di sistema, programmi e documenti vengo immediatamente ripristinati come erano stato lasciati. La leggenda dei Mac Users narra del famoso “respiro del Mac“, quella flebile lucetta che lampeggia variando gradualmente la propria luminosità e che sta ad indicare, senza ombra di dubbio che il Mac sta riposando.

Ovviamente questo è possibile solo se tutto nel sistema, dalla batteria al sistema di controllo della carica della batteria, funziona a dovere: perché tutto deve essere perfettamente sincronizzato! Quando mancano pochi minuti al termine della carica, il computer passa automaticamente in modalità di sospensione e ciò è possibile solo perché, anche a batteria scarica è possibile ancora usufruire di una piccola carica di riserva per mantenere il computer in modalità di stop per un determinato periodo. E’ solo quando la carica della batteria si esaurisce completamente (poiché magari non si è fatto in tempo a trovare una presa di corrente e collegare l’alimentatore), il computer viene spento definitivamente e solo in questo caso si potrebbero perdere i file aperti.

Il problema nel mio Macbook Pro era che, per qualche motivo che non riuscivo a capire, questa procedura non veniva eseguita in tempo. Dopo alcune prove constatai che lo spegnimento improvviso del portatile avveniva anche quando mancavano 40-45 minuti al termine della carica della batteria. In pratica sembrava che o la batteria non riuscisse più a tenere la carica oppure che il sistema di controllo dell’alimentazione non riuscisse più rilevare la reale carica e ritrovandosi poi con una carica troppo bassa per eseguire le operazioni di salvataggio dei dati in memoria e per entrare in stop.

Calibrazione della batteria

Per tentare di risolvere il problema, ho provato, quindi una calibrazione della batteria del mio Macbook Pro, seguendo la seguente procedura:

  • Collegare l’alimentatore e caricare completamente la batteria del computer PowerBook fino a quando l’anello illuminato o il LED sull’alimentatore non diventa verde e il misuratore nella barra dei menu a video non indica che la batteria è completamente carica.
  • Permettere alla batteria di riposare in stato di carica completa per almeno due ore. In questo tempo è possibile utilizzare il computer, purché l’alimentatore sia collegato.
  • Scollega l’alimentatore con il computer ancora acceso e inizia ad alimentarlo dalla batteria. In questo lasso di tempo puoi utilizzare il computer. Quando la batteria si sta scaricando, viene visualizzato sullo schermo la finestra di avviso di batteria scarica.
  • A questo punto, salva il tuo lavoro. Continua a utilizzare il computer; quando la batteria si sarà scaricata, il computer passerà automaticamente in modalità stop.
  • Spegnere il computer o lasciarlo inattivo per almeno cinque ore.
  • Collegare l’alimentatore e lasciarlo collegato fino a quando la batteria non è di nuovo completamente carica.

Purtroppo il problema continuava a persistere. Ho così cominciato a pensare di dover ricomprare una nuova batteria per il mio portatile, ma il costo un po’ eccessivo della stessa (139€), mi ha incoraggiato ad eseguire nuove prove.

Reset SMC

Andando sul sito di supporto della Apple, ho trovato due procedure interessanti. La prima che ho eseguito è stata il reset del controller di gestione del sistema (SMC – System Management Controller sui Mac Intel, PMU – Power Management Unit sui Mac PowerPC). In pratica, l’SMC è un circuito integrato il cui compito è la gestione dell’alimentazione del computer. Il circuito controlla la retroilluminazione, la decelerazione del disco rigido, la modalità di stop e attivazione, alcuni aspetti della ricarica, il trackpad e alcune funzioni di ingresso/uscita relative alla modalità di stop del computer.

In linea di massima, si dovrebbe resettare il Power Manager del Mac se si hanno problemi con impostazioni apparentemente ‘bloccate’ o indicatori non funzionanti, soprattutto quelli presenti sull’hardware stesso (l’indicatore sull’alimentatore o sulla batteria). In particolare, come riportato su un articolo di MacFixIt:

  • La batteria non si sta caricando in maniera appropriata.
  • L’illuminazione dello schermo non funziona come dovrebbe.
  • La retroilluminazione della tastiera non funziona.
  • Le ventole girano al massimo costantemente.
  • Il pulsante di accensione/spegnimento non funziona correttamente.
  • La chiusura/apertura del coperchio non manda in stop/risveglia il Mac portatile.
  • Le porte non ricevono alimentazione.
  • I dispositivi esterni collegati al Mac non vengono riconosciuti.
  • Componenti interne come AirPort e Bluetooth non si attivano.
  • Il Mac si spegne improvvisamente.

Secondo la pagina del supporto Apple, col tempo, le impostazioni nell’SMC possono diventare inutilizzabili e questo può causare anomalie di funzionamento nel computer, quali appunto, problemi nell’uscita/ingresso della modalità Stop.

Ecco, quindi, come resettare la SMC su un MacBook Pro:

  • Se il computer è acceso, spegnilo.
  • Stacca l’alimentatore CA e rimuovi la batteria del computer.
  • Tieni premuto il pulsante di accensione per 5 secondi, quindi rilascia il pulsante.
  • Ricollega la batteria e l’alimentatore CA.
  • Premi il pulsante di accensione per riavviare il computer.

Purtroppo, anche se ero fiducioso, poiché questa soluzione sembrava risolvere esattamente il problema da cui ero afflitto, il mio Macbook Pro, dopo aver eseguito la procedura, continuava ancora non entrare nella modalità di sospensione!

Reset PRAM e NVRAM

Come ultimo passo, quindi, prima di comprare una nuova e costosa batteria, decisi di eseguire la reimpostazione della PRAM e della NVRAM del mio Macbook Pro. Dovete infatti sapere che la PRAM (Parameter Random Access Memory – RAM Parametrica) è una piccola porzione di RAM ‘non volatile’ (NVRAM) che mantiene una serie di impostazioni utilizzabili dal sistema prima che il sistema operativo venga caricato; tali impostazioni vengono mantenute anche quando si spegne il Mac, grazie ad una piccola batteria tampone sulla scheda madre del computer.

Questa volta, invece, non ero molto convinto della sua effettiva utilità in quanto, il consiglio di resettare la PRAM viene sempre dato quando non si sa più che pesci pigliare. Infatti, dagli albori, quando i Mac presentavano dei problemi, il consiglio più frequente è stato quello di ‘resettare la PRAM’. In realtà il mio problema non sembrava rientrare nel seguente elenco di problemi suggeriti da articolo di MacFixIt per cui un reset della PRAM può essere d’aiuto:

  • Le impostazioni del volume cambiano o non rimangono impostate.
  • Le risoluzioni video non rimangono impostate o non sono tutte disponibili.
  • Le impostazioni di orologio e fuso orario non rimangono coerenti.
  • Il volume di avvio non è impostato (appare per un istante la cartella con il punto interrogativo prima del boot)
  • Le impostazioni di velocità ripetizione tasti del pannello Tastiera cambiano o non rimangono fissate.
  • I valori di velocità di spostamento e di doppio clic del mouse cambiano o non rimangono impostati.
  • Problemi con i font di sistema.

Ma dato che non è una procedura dannosa per il Mac (al massimo è possibile riscontrare una variazione inaspettata delle impostazioni come il cambio del volume di boot, o il volume degli altoparlanti che ritorna ai valori di default, ma anche la velocità del puntatore o la velocità di ripetizione tasti), ho deciso di eseguirla comunque.

Ecco la procedura per eseguire il reset della PRAM e NVRAM su un Macbook Pro:

  • Spegni il computer.
  • Individua i tasti seguenti sulla tastiera: Comando, Opzione, P e R. Nel passaggio 4 sarà necessario tenerli premuti contemporaneamente.
  • Accendi il computer.
  • Premi e tieni premuti i tasti Comando+Opzione+P+R (Mela+Alt+P+R). Premi la combinazione di tasti prima che sia visualizzata la schermata grigia.
  • Tieni premuti i tasti finché il computer non si è riavviato e finché non senti il suono di avvio per la seconda volta.
  • Rilascia i tasti.

E con mia grande sorpresa il mio portatile ha finalmente ripreso a funzionare correttamente, tornando ad entrare in modalità di sospensione automaticamente come aveva sempre fatto. Il bello è che, probabilmente, se avessi comprato una nuova batteria il problema sarebbe comunque rimasto in quanto era semplicemente un problema software piuttosto che hardware (nei vecchi portatili, come si legge dalla documentazione Apple, la sostituzione di una batteria mentre il computer è in stop causerebbe anche l’azzeramento di NVRAM e/o di Power Manager, risolvendo involontariamente il problema software)!

Tag:Apple, batteria, macbook pro
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Giu 24 2009

iPhone 3GS: come risolvere i problemi della scarsa durata della batteria del nuovo firmware 3.0

Posted by Antonio Troise
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Ebbene si, non ho resistito e, posso dire finalmente, di possedere il nuovo iPhone 3GS. Questo è il mio primo iPhone (in precedenza mi regalarono un iPod Touch 1G) e devo dire che sono rimasto piacevolmente soddisfatto dell’acquisto. Il cellulare, come mi aspettavo, è eccezionale e come prestazioni batte considerevolmente i suoi predecessori.

I problemi del mio HTC TyTN II

Oramai il mio vecchio e amato HTC TyTN II non reggeva più il confronto: la batteria dopo 2 anni doveva essere sostituita, inoltre, nonostante non avessi installato nulla di che, risultava impietosamente lento dopo una giornata di utilizzo (anche dopo aver chiuso tutti gli applicativi) tanto che era quasi impossibile scrivere un sms decentemente (programmi come CleanRam erano oramai all’ordine del giorno sul mio cellulare con Windows Mobile 6): mentre io procedevo spedito sul tastierino virtuale con il mio pennino, l’output a schermo era molto lento e, molte volte, perdeva dei caratteri tanto da costringermi a ripetute correzioni. Insomma, sarà che lo confrontavo troppo spesso con il mio iPod Touch, ma oramai non reggeva più il confronto. Inoltre, sebbene all’inizio avevo valutato come positiva la presenza della tastiera qwerty a slide, in realtà dopo alcuni mesi di utilizzo, mi sono accorto che non la usavo praticamente mai (forse per i tasti troppo piccoli e il loro scarso feedback di ritorno), tanto che per scrivere qualsiasi cosa usavo il pennino. Insomma tutto peso in più che mi portavo dietro!
Infine, forse anche a causa di qualche caduta accidentale, il microfono non funzionava più molto bene, tanto che, quando ero al telefono, riuscivo a far stressare chi era dall’altra parte del ricevitore!

Insomma, un nuovo acquisto era quasi d’obbligo e, ovviamente, dopo aver provato i vari iPhone di amici e parenti, e aver saggiato più volte le sue potenzialità e dopo essere entrato nel mondo della programmazioni con il potente SDK Apple, non potevo che scegliere il modello di Cupertino. Ho però voluto aspettare Giugno per l’acquisto (era Dicembre quando maturai l’idea) in modo da poter disporre del miglior modello disponibile (purtroppo anche ad un prezzo maggiorato), anche perché solo il 3GS, oltre ad ottime prestazioni (iPod Touch 2G vs. iPhone 3G S, iPhone 3G vs. iPhone 3G S, iPhone 3G S vs. Palm Pre, giochi 3D 4 volte più veloci, comparazione Open GL ES), ha la possibilità di registrare i video e ha una fotocamera migliorata con il tap focus.

L’unica cosa che mi ha stupito è stato che per usare l’iPhone occorre prima passare per la fase di attivazione online con iTunes installato su un PC/MAC altrimenti è possibile solo effettuare chiamate di emergenza: insomma, è vero che l’iPhone è un cellulare fuori dal comune, ma a differenza di tutti gli altri cellulari, non è possibile usarlo non appena lo si scarta dalla confezione (mi chiedo chi non ha un computer come si comporterà).

Attivazione iPhone
Problemi con la batteria

Batteria iPhone Io non sono un early adopter (solo con l’HTC ricaddi nell’errore di acquistarlo nella prima settimana di uscita) ma ho deciso di comprarlo nei primi giorni di uscita in Italia perché ero certo che, essendo la 3a generazione di iPhone, oramai la tecnologia fosse abbastanza stabile da potermi permettere un acquisto senza ulteriori attese. In realtà, sebbene l’hardware è indubbiamente sublime (qui trovate il manuale dell’iPhone 3GS in italiano), è stato il nuovo Firmware 3.0 a crearmi i primi problemi (e come me anche a quasi tutti quelli che lo hanno installato sui vecchi iPhone 3G). Pensate che il primo giorno, dopo aver lasciato caricare completamente il cellulare, dopo appena 5 ore di standby (ero in giro e non avevo modo di usarlo) aveva consumato l’80% della batteria ed inoltre, per tutto il tempo, avevo constatato, con sorpresa, che lo schermo era quasi sempre caldo (sintomo che c’era qualche applicativo in background in continua esecuzione)! A conferma di ciò, se andavo sotto Impostazioni > Generali > Utilizzo, l’applicativo mi segnalava che, dall’ultima ricarica il cellulare era stato utilizzato per 4 ore 55 minuti ed era stato in standby 5 ore e 10 minuti: era evidente che il cellulare, anche in standby, continuava a lavorare!

Se all’inizio ho temuto per un difetto del mio iPhone 3GS, dopo una rapida ricerca sul web, ho visto che quasi tutti i possessori del firmware 3.0 avevano i miei stessi problemi (e come si dice “mal comune, mezzo gaudio“).

Come risolvere i problemi della batteria

Dopo qualche prova, ero comunque riuscito a risolvere il problema della scarsa durata della batteria semplicemente disattivando le notifiche Push: infatti, dopo 3 ore di standby e qualche prova con la fotocamera, la batteria si attestava al 98% e lo schermo risultava sempre freddo, mentre una notte di 8 ore in standby consumava appena 3%/4% della carica della batteria, tornando finalmente a valori normali.

iPhone Disabilitare le Push Notifications

Sembra però, dalle segnalazioni di alcuni utenti, che l’applicativo gratuito Tap Tap Revenge, recentemente aggiornato per supportare le notifiche Push, sia in grado di bypassare (presumo per qualche anomalia del firmware) i controlli del sistema operativo e attivare comunque le notifiche Push. Per cui, se lo avete installato, vi consiglio per il momento di rimuoverlo dalla vostra lista di applicazioni.

Un altro generico suggerimento trovato su internet per aumentare la durata della batteria col Firmware 3.0, è quello di limitare la continua ricerca della rete telefonica da parte dell’iPhone anche nel caso sia stata già trovata e vi sia connesso: basta andare in Impostazioni > Gestore e selezionate manualmente il vostro operatore.

Operatore iPhone

L’unico inconveniente è che a volte si apre un popup che avvisa che la connessione “Nome operatore” è andata persa, ma basta premere su “Interrompi” per far scomparire il messaggio.

In queste ore, comunque, sembra che Apple abbia chiesto ad alcuni utenti USA di installare una apposita applicazione, in grado di monitorare (generando anche un log che verrà inviato alla Apple) la batteria dell’iPhone 3GS, che sembra soffrire di un consumo elevato, in modo da comprendere se il problema è causato dalla batteria, dai servizi usati o dal dispositivo. Almeno qualcosa si sta muovendo.

Altri suggerimenti

Ecco altri suggerimenti per preservare la carica del vostro iPhone e il credito della vostra scheda telefonica:

Disattivare la connessione dati cambiando APN

La prima cosa che vi suggerisco di fare quando comprate un nuovo iPhone o installate il nuovo firmware 3.0, è quello di disabilitare la connessione dati sull’iPhone. Infatti, di default è sempre attiva e non appena un applicativo richiederà l’accesso ad internet (come possono fare Mail, Safari, iTunes Store, App Store, Meteo, Mappe, Borsa, Youtube, etc…), se non si è sotto copertura di una rete wireless, verrà automaticamente attivata la connessione dati 3G/Edge molto onerosa dal punto di visto economico se non avete una contratto per una connessione dati flat! Siccome non esiste un modo semplice che consente di disattivare/attivare la connessione dati (conosco molti che eseguono il jailbreak sul proprio iPhone solo perché possono così installare applicativi come BossPrefs che consentono una migliore gestione delle reti dati), è necessario mettere mano alle impostazioni di configurazione della Rete dati cellulari andando su Impostazioni > Generali > Rete > Rete dati cellulare e modificando il nome dell’APN da ibox.tim.it ad uno di vostra fantasia (potete anche cancellarlo ma io ho preferito mettervi davanti il prefisso NOK in modo da poterlo riusare velocemente in caso di necessità)

iPhone APN

3G disabilitato

Non è necessario, ma molti dicono che, specie nelle zone non coperte dal segnale 3G, la disabilitazione dalle opzioni di Rete, permette di risparmiare la batteria. A confermarlo vi è anche la Apple, nelle linee guide delle batterie:

Disattivate il 3G. L’uso delle reti cellulari 3G permette di caricare i dati più rapidamente, ma può anche ridurre l’autonomia, specialmente in zone con copertura 3G limitata. Per disattivare il 3G, dalla schermata Home scegliete Impostazioni > Generale > Network e disattivate l’opzione 3G. Potrete comunque fare e ricevere telefonate e accedere alle reti cellulari per dati via EDGE o GPRS dove disponibili.

Ovviamente non si può stimare quanto si guadagna disattivando il 3G, poiché dipende da molti fattori come la rete cellulare, l’ubicazione, l’intensità del segnale, la connettività 3G, l’utilizzo e da molti altri fattori.

iPhone 3G

Disattivare il Bluetooth

Il Bluetooth, di default, è ad OFF e, a meno che non usiate spesso auricolari, kit vivavoce per auto Bluetooth, potete disattivare questa funzionalità lasciandola ad OFF.

iPhone Bluetooth

Disattivare il Push

Il problema principale della scarsa durata della batteria era l’impostazione “notifiche push in automatico”: auando le si settano a “manuale” tutto è tornato normale (ricordo che qualcuno ha dovuto cancellare Tap Tap Revenge per disabilitare definitivamente il Push)

iPhone Push

Ricordatevi che se avete un account .Mac, la modalità di aggiornamento della posta elettronica, è settata di default in Push.

iPhone .Mac

mentre se avete installato applicativi come IM+ 3.0 e Tap Tap Revenge 2.0, questi potrebbero richiedere la presenza delle Push Notification.

Disabilitare il servizio di localizzazione

Da Impostazioni > Generali è possibile disabilitare il servizio di localizzazione costituito dall’insieme insieme di caratteristiche Wi-Fi, cellulari e GPS per determinare la tua posizione (GPS, all’aperto, funziona in modo ottimale se non vi sono ostacoli verso l’alto, mentre le modalità Wi-Fi e cellulare funzionano bene al chiuso). In effetti, come scritto nella linee guida Apple sulle batterie dell’iPhone:

Minimizzate l’uso dei servizi di localizzazione. Le applicazioni che usano attivamente i servizi di localizzazione, come Mappe, possono ridurre l’autonomia. Scegliete Impostazioni > Generale > Servizi di localizzazione e disattivateli oppure utilizzateli solo quando serve.

iPhone GPS

Ricordatevi, però, che quando accedete ad applicativi che richiedono, per funzionare, una connessione GPS attiva per aggiornare la propria posizione (come il comodo iNeedFuel), invece della classica schermata di richiesta autorizzazione

iPhone autorizzazione GPS

vi comparirà un avviso che vi richiederà di attivare i servizi di localizzazione e verrà mostrato il pulsante “Impostazioni” per accedere direttamente alla pagine di setting dei servizi di localizzazione:

iPhone attivazione GPS

UPDATE: Sembra che, anche si disabilitano tutte le impostazioni relative al push e al download automatico delle email, l’applicazione Mail si apre da sola e gira continuamente in background. Se si prova a chiuderla forzatamente (premere il pulsante per lo spegnimento, attendere la schermata in cui appare lo slide rosso con la scritta “Spegni” e tenere premuto per circa 3-4 secondi il tasto Home), dopo poco Mail si riapre di nuovo. Il motivo è presto spiegato: se aprite i Contatti e selezionate un nome, senza chiamarlo, ma solo per vedere il suo numero di telefono, quando uscite dai Contatti potete constatare (con SBSettings) che Mail inizia girare in backgorund, senza che sia stata mai aperta.
Io posso confermare perché subito dopo aver consultato un numero di telefono, Mail mi ha avvisato di aver scaricato nuova posta. Inizio, però, a sospettare che ciò avvenga solo in presenza di contatti con un indirizzo email salvato nella rubrica. Si tratta indubbiamente di un altro bug del Firmware 3.0.

Tag:Apple, batteria, cellulare, firmware, Htc, iPhone, iphone-3g, itunes, tytn-II, wi-fi
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