Introduzione
Nonostante nel 2011, con Mac OS X Snow Leopard, Apple introdusse il Mac App Store con lo scopo di centralizzare l’installazione e l’aggiornamento di tutte le app in una unica piattaforma, ancora oggi molte app, per via delle restringenti politiche di Apple e delle alte commissioni, non vi riescono a trovare posto. Quindi se lo scopo iniziale di Apple era degno di elogi, ad oggi purtroppo non risulta altro che l’ennesima piattaforma da controllare dato che molte app che richiedono privilegi particolari di sistema debbono essere installate manualmente dal sito del relativo produttore. Ed ecco che, con tutti questi store, una app come MacUpdater riesce a trovare ragione di esistere per mettere ordine in questo caos.
Funzionamento
MacUpdater è una utility che fa della sua semplicità e univocità il suo cavallo di battaglia. In poche decine di secondi, analizza tutte le app installate sul disco del Mac ed identifica l’eventuale presenza di aggiornamenti, senza la necessità di dover verificare manualmente sui vari siti dei produttori o senza dover per forza aprirle tutte in cerca di notifiche di update. Ovviamente oltre a scansionare le applicazioni di terze parti, il controllo è effettuato anche per le app scaricate dal Mac App Store (anche se qui Apple svolge un buon lavoro e ci ci avverte sempre tempestivamente). Vi potrà sembrare una banalità ma io dopo averlo installato la prima volta ho trovato oltre 60 app da aggiornare.
La prova
Il database di MacUpdater è sempre ben fornito e aggiornato con migliaia di applicazioni. Al primo avvio scansione tutte le app suggerendoci quelle da aggiornare:
Quando ci segnala le app da aggiornare possiamo trovare tre stati diversi.
- Update App: MacUpdater si occupa direttamente di scaricare e installare l’aggiornamento.
Cosa molto comoda per app come Calibre che si aggiorna settimanalmente e ogni volta richiede il download del file di immagine .DMG e la relativa installazione manuale della app.
- Manuale Update: in questo caso per MacUpdater è impossibile eseguire l’aggiornamento automatico e quindi richiede di aprire l’app per effettuare l’aggiornamento (possibile grazie a framework come Sparkle o Homebrew) oppure di inserirla nella wishlist nella speranza che in futuro si riesca a prevedere un aggiornamento automatico.
- Open AppStore: infine tutte le app scaricate dal Mac App Store avranno questo pulsante. In pratica non farà altro che aprire lo store Apple sulla pagina della relativa app per effettuare il relativo aggiornamento.
Nella pagina della FAQ trovate molti dettagli tecnici come la tipologia di backup effettuato, come funziona l’aggiornamento delle release e la roadmap delle future versioni (che si preannuncia molto interessante).
Mentre per chi è molto attento alla propria sicurezza, in questo periodo in cui non si parla di altro che di GDPR, nella pagina della Privacy è possibile leggere cosa viene condiviso con il sito (che comunque garantisce che non colleziona alcun dato personale e non traccia alcun utente).
Conclusioni
MacUpdater è app che merita di essere almeno provata (sul sito è possibile scaricare una versione di prova con un limite di 10 app da aggiornare) per avere le proprie applicazioni sempre aggiornate con il minimo sforzo. Durante le mie prove ho notato qualche piccola imprecisione dovuta soprattuto alle app gestite dal Mac App Store che cambiano nome (in modo da riproporre un nuovo pagamento, uno dei problemi appunto dello store Apple), cosa che può essere prontamente segnalata via email ai gestori di MacUpdater. Nel mio caso veniva segnalato l’aggiornamento di Memory Clean 2 mentre era quello di Memory Clean 3 ma i gestori hanno tenuto comunque a precisare che era questa la feature che ci si aspettava dal programma: avvisare che c’era una nuova release di Memory Clean.
Oppure, nel caso se si voglia rimanere con la vecchia release di un app, magari per problemi di compatibilità o perchè la nuova è a pagamento (come nel caso di GarageBand 6.0.5 e il nuovissimo GarageBand 10.3.1 che Apple fa comunque convivere insieme), la si può inserire in una lista di esclusione sia del singolo aggiornamento che della app stessa.
Queste app escluse è possibile trovarle tutte nella sezione Impostazioni e nel caso di ripensamenti è possibile reinserirle nuovamente nella scansione:
In ogni caso dalle Impostazioni della app è possibile trovare molte personalizzazioni della app, come la directory dove trovare le app installate (di default usa /Applications/ ma potrei aver installato altre app in altri percorsi), se far partire MacUpdater al login, la frequenza di aggiornamento del controllo delle app, e se tenere i backup delle app aggiornate in maniera automatica.
Dove trovarla
MacUpdater per Mac OS X (richiede almeno macOS 10.11 El Capitan o superiore) è disponibile per l’acquisto direttamente sul sito dello sviluppatore a questo link, al prezzo di 9.99€.
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