Non so a quanti blog qualcuno della RAI ha scritto riguardo lo scottante argomento dell’accessibilità del portale multimediale Rai.tv, ma ieri mattina è capitato a me. E devo dire che sono rimasto colpito dal fatto che si siano dati la briga di rispondere sul mio blog. Il fatto che hanno recepito positivamente le vostre critiche è una cosa che richiede gran coraggio: sarà forse una delle magie del web 2.0? Probabilmente, però, quelli della RAI hanno intuito la potente capacità mediatica che la blogosfera può avere.
Ovviamente, prima di scrivere questo articolo, ho controllato che non fosse uno scherzo, verificando l’origine dell’indirizzo IP: quello che wordpress ha loggato è 212.162.105.65. Dal sito IP-address.com è possibile geolocalizzare un indirizzo IP. In questo caso, l’indirizzo IP corrisponde: Italian Public Broadcasting Company RAI SpA e corrisponde ad un server presente alla coordinate LAT 41.900002 e LONG 12.483200, in pratica vicino Piazza Colonna in Roma.
Ecco la risposta:
Prendendo spunto dalle segnalazioni e proteste di tutti voi utenti Internet relativamente alla accessibilità dei contenuti audio/video sul portale Rai.Tv , comunichiamo che l’ultima versione di prodotto già disponibile on line all’indirizzo www.rai.tv, ha introdotto alcune variazioni tecniche:
- L’uso di ActiveX viene limitato (tramite riconoscimento di userAgent) alle pagine web presentate agli utenti su piattaforma Windows/Explorer (per i quali non ci risultano problematiche relative alla fruizione)
In tutti gli altri casi la gestione tramite ActiveX è stata eliminata, consentendo la fruizione dei video attraverso i player WindowsMedia, RealOne e FlashVideo.
E’ opportuno segnalare che questa gestione comporterà alcune modeste limitazioni, e cioè:
– le pagine di fruizione dei video utilizzeranno una barra dei comandi non omogenea rispetto ai differenti player
– nelle pagine di fruizione relative ai canali definiti come “WebTv” (Tric&Trac, Zoom, Stracult, ecc.), non viene gestita la riproduzione in sequenza automatica della playlist proposta. Quindi al termine della esecuzione di ogni video, si dovrà selezionare la prossima ‘traccia’ e richiederne il play.- Per ridurre la necessità di upgrade del Flash Player, sono stati modificati alcuni programmi ActionScript (flash) in modo da avere una compatibilità del codice con versioni di Flash Player a partire dalla 9.0.28 (precedentemente il sistema richiedeva la 9.0.45) .
- Rispetto alla disponibilità di contenuti video nei vari formati di codifica, su Rai.Tv sono attualmente pubblicati contenuti digitalizzati in WindowsMedia o RealOne o FlashVideo. Si stanno al momento valutando tutte le opzioni tecnologiche per estendere il numero di possibili fruitori.
Concludiamo dicendo che siamo attentissimi alle segnalazioni di tutti gli utenti web, e che gli interventi descritti rappresentano solo il primo passo di un percorso che vorremmo sempre più condiviso con voi utenti stessi
Che dire, a dispetto delle previsioni, la buona volontà della RAI sembra veritiera e propositiva. Che dite gli diamo fiducia? Voi riscontrate ancora problemi di accesso al portale multimediale RAI.TV?
A conferma delle teoria per la quale la RAI si è accorta dei blog e del web 2.0, proprio oggi sono venuto a sapere di Versione Beta, un nuovo programma radiofonico che ha come target la realizzazione di un magazine di approfondimento sui temi del Web e delle nuove tecnologie, e andrà in onda per tutta l’estate dal Lunedì al Venerdì dalle 21 alle 22 sulle frequenze di Radio Rai 2
Un magazine di approfondimento sulle nuove idee e i personaggi emergenti nei sub-universi della tecnologia, del web, della musica indipendente, dei manga e del gaming, dei nuovi media. Tutto quello che ancora non e’ mainstream, ma potrebbe diventarlo presto. Se non domani, forse dopodomani…
Un progetto online di social networking, con una sua interfaccia Web 2.0 in cui la community degli ascoltatori suggerisce i temi da affrontare e le sonorità da valorizzare, integrando così il principio del contenuto user-generated e della dialettica interattiva nelle tradizionali dinamiche radiofoniche.
La prima puntata in onda stasera parlerà proprio di “2.0″: chissà se lo renderanno disponibile attraverso un podcast.
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