Filtrare i messaggi di spam è uno di quei problemi dove tutta la difficoltà sta nei dettagli. Poche linee di codice possono essere sufficienti per bloccare 95% della posta indesiderata (messaggi scritti a lettere maiuscole con punti esclamativi, testi relativi all’oggetto che si riferiscono ad opportunità di business, caselle destinatario che vi indirizzano come “Caro amico…�), ma il rimanente 5% è difficile da individuare, e i tentativi di bloccare i messaggi spamming ingannevoli possono portare a dei falsi positivi (cioè della posta normale può venire identificata come “spazzatura� ed eliminata).
Coloro che hanno proposto il filtro Bayesiano sostengono che sia in grado di filtrare il 99,5% della posta indesiderata senza falsi positivi. Come qualunque altra tecnica di filtraggio dello spamming, richiede il coinvolgimento dell’utente, perché quando si giunge al famoso ultimo 5%, quello che per qualcun altro è spamming per te può essere posta corretta.
La statistica Bayesiana è una tecnica per rivedere la tua opinione man mano che acquisti delle certezze, basata su una formula semplice scoperta da Thomas Bayes.
Mentre era in vita non ha pubblicato nulla, ha lasciato solo due lavori, relativi ad argomenti matematici, che sono stati pubblicati dopo la sua morte.
I filtri bayesiani anti-spam
Alien Planet
Sabato 14 maggio, su Discovery Channel è andato in onda in anteprima mondiale Alien Planet, una brillante produzione televisiva tra documentario e fiction incentrata sull’esistenza di altre forme di vita nell’Universo.
Due ore di animazione in computer graphic, le più illustri menti della scienza (tra gli altri Stephen Hawking, Michio Kaku, Jack Horner e J. Craig Venter) e della fantascienza (George Lucas) che discutono delle possibilità di vita fuori dal Sistema Solare e la ricostruzione di una eventuale (e plausibile) missione interplanetaria, con tre sonde governate da intelligenze artificiali che vengono mandate alla ricerca di vita extraterrestre a 6 anni-luce dalla Terra e si imbattono in un pianeta chiamato Darwin IV.
Robot auto-replicanti
Sono nati i robot auto-replicanti: sono solo dei prototipi ma questo video è davvero interessante: potete vederlo qui.
Messi a punto da un team di scienziati della Cornell University americana (Cornell Computational
Synthesis Lab), sono basati su una serie di “mattoni” cubici dotati ciascuno di microprocessore. Il chip contiene le istruzioni che consentono a ciascuno di questi cubi di diventare parte di un tutto più grande e di moltiplicarsi.
Sky WindPower: là dove osano le eliche
Il posto migliore per costruire una centrale elettrica? C’è chi ritiene sia il cielo. Meglio se a 10 mila metri di altezza, in piena troposfera.
Lo sostiene Bryan Roberts, un ingegnere australiano che ha progettato la prima centrale eolica volante, chiamata Sky WindPower. Dopo 25 anni di ricerca, Roberts è giunto alla conclusione che il luogo con i venti più forti e costanti si trova ad altitudini molto alte e ha pertanto pensato a una macchina rotante capace di sfruttarli al meglio.
Il manoscritto Voynich e l’entropia linguistica
Il manoscritto Voynich è un libro di 22,5 per 16 centimetri, dallo spessore di circa 4 centimetri. È formato da 102 fogli, che danno un totale di 204 pagine scritte e illustrate. In origine, i fogli erano 116, come si è potuto dedurre dalla rilegatura dei vari fascicoli. Vi sono anche cinque fogli ripiegati a metà , tre fogli ripiegati tre volte, un foglio piegato quattro volte ed un foglio con ben sei ripiegature. Tutto il manoscritto è fittamente coperto da una scrittura sconosciuta; si è calcolato che sono quasi 250.000 i caratteri che formano il misterioso testo, le cui principali caratteristiche quantitative sono le seguenti: le “parole” sono 4182; di queste 1284 sono presenti più di una volta; 308 appaiono da otto volte in su; 184 da quindici volte in su; 23 sono presenti da cento volte in su.
La luce può alterare il DNA
Ecco nascere i primi dubbi sui test del DNA.
Pare infatti che l’esposizione alla luce possa alterare completamente il Dna, “deformandone” la struttura originaria e cambiandone del tutto i termini cromosomici originari.
Messaggi nel codice genetico dell’uomo?
Gli alieni ci parlano e le loro parole sarebbero nascoste in ogni minuscola cellula del nostro corpo, tutte da decriptare. Questa la tesi di Paul Davies, professore australiano di astrobiologia, pubblicata sulla rivista scientifica britannica New Scientist. Secondo Davies il messaggio in codice potrebbe essere stato impresso su alcuni frammenti del DNA umano che sembrano non contenere alcuni geni: “Se ET ha lasciato un messaggio, questo è sicuramente il luogo dove cercarlo”.
Entropia delle traduzioni
Cosa ha a che fare la termodinamica con le traduzioni? Che legame c’è tra Google e l’entropia? Per rispondere è necessario innanzitutto tener conto che qualsiasi traduzione per essere affidabile deve far si che una frase non cambi significato da una lingua all’altra. Per cui tradurre in una lingua e poi tornare alla lingua originaria dovrebbe poter fornire la stessa frase da cui si era partiti. Ebbene questo ciclo, se effettuato con un servizio di traduzione on-line come Google, non fornisce i risultati sperati, e questo piccolo ciclo di traduzione non è sempre molto efficiente.
La Nasa analizza il cervello di Kim Peek
Kim Peek è il genio autistico, dalla cui vita e’ stato tratto il personaggio del film ‘Rain Man’ interpretato da Dustin Hoffman.
Considerate le sue straordinarie capacità mentali, molti lo considerano un marziano. Sarà per questo che la Nasa, l’agenzia spaziale americana, ha deciso di esaminare la sua testa con gli strumenti normalmente usati per studiare gli effetti dei viaggi spaziali sul cervello degli astronauti.
Eternal Egypt
Gli appassionati dell’antico Egitto non possono mancare questo appuntamento sulla rete: grazie alla tecnologia di IBM si è in grado di viaggiare nel tempo con il sito Eternal Egypt .
Il progetto ha portato sul web più di 5.000 anni di storia egizia.
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