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“Se hai le tue informazioni in una app, se metti il il tuo magazine in un app, non c’è un indirizzo web che possa mettere tra i preferiti, non posso mettere un Mi Piace/Non Mi Piace, non posso discutere di quello perché non lo posso twittare e non lo posso mettere nel mio blog. Se le cose sono sul Web allora hanno il loro indirizzo univoco e sono parte di una discussione universale, sono parte di una conversazione dell’umanità. Se non sono sul web sono informazioni perse. Le applicazioni web (WEB APP) sono l’unica strada da percorrere!”
Il concetto che Sir Timothy John Berners-Lee voleva esprimere era che, mentre il web è indipendente dal sistema operativo usato (è neutrale per usare un termine che va tanto in voga), perché lo stesso sito internet è raggiungibile da qualsiasi sistema operativo, per le App non è così in quanto sono strettamente legate al sistema operativo in uso (iOS, Android, Blackberry, Windows Phone, etc). Ciò comporta che, se cambiamo smartphone con un altro SO dobbiamo ricaricare nuovamente tutte le app, ammesso che siano presenti.
Se le App dipendono da regole decise da poche aziende e anche solo per mettere una App al pubblico spesso occorre passare per l’approvazione di un App Store, con il web siamo liberi di pubblicare quello che vogliamo e quando vogliamo.
Tratto da una intervista su 2024 a Sir Timothy John Berners-Lee