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Come per ogni prodotto Google per Mac OS X, da Picasa a Google Earth, anche l’attesissimo Google Chrome per la piattaforma della mela morsicata, installa silenziosamente il GoogleSoftwareUpdateAgent (prontamente segnalato dall’ottimo firewall LittleSnitch) nella cartella Library della propria Home Directory.
Francamente avere qualcosa che gira in background nel mio sistema (anche se magari si attiva solo all’avvio della macchina) che non reputo essenziale (la presenza di nuovi aggiornamenti di Chrome si può benissimo verificare dal browser stesso, mentre GoogleSoftwareUpdateAgent si occupa più che altro degli aggiornamenti di componenti e plugin come Google Gears) e, perdippiù, che è stato installato senza alcun avviso (probabilmente è stato lo stesso browser ad installarlo poiché l’installazione di Chrome è avvenuto col classico drag & drop della app nella cartella Applicazioni), è una cosa che non mi piace avere.
Se anche voi siete della mia stessa idea, allora dovete sapere che per disinstallare GoogleSoftwareUpdateAgent basterà lanciare questo comando dal Terminale:
che altro non farà che cancellare il file risorsa GoogleSoftwareUpdate.bundle dalla directory ~/Library/Google/GoogleSoftwareUpdate/.
Infatti, questa è la situazione prima:
e questa dopo aver lanciato il comando da Terminale:
Questo per Google Chrome: pare però che altri applicativi Google installino i propri componenti sotto la root invece che nella home directory dell’utente. In questo caso, sarà sufficiente lanciare il seguente comando con i privilegi da amministratore:
Ma il problema non è ancora risolto, in quanto Google Chrome reinstalla l’update engine ad ogni avvio dell’applicativo e la prossima volta che avvierete il vostro Mac (attenzione: dalle mie prove pare che GoogleSoftwareUpdateAgent parte solo una volta al giorno al primo riavvio di sistema) verrà ricreato il file risorsa GoogleSoftwareUpdate.bundle!
Quindi, se volete prevenire altri “incidenti” di questo tipo, dovremo seguire questa altra semplice procedura per non far ricreare più GoogleSoftwareUpdate engine.
In pratica, occorre cancellare la directory ~/Library/Google/GoogleSoftwareUpdate/ e al posto suo creare un file (in unix un file e una directory sono la stessa cosa) con lo stesso nome (GoogleSoftwareUpdate)
e dargli i diritti di root,
in modo che la prossima volta che si riapre Google Chrome (ma anche Google Earth), questi saranno impossibilitati nel ricreare la cartella.
Ecco i comandi da lanciare sempre nel Terminale, nel caso di engine installato nella home directory dell’utente (se fosse presente anche nea root basterà semplicemente avere cura di modificare il percorso dei file):
Ora potete finalmente godervi il vostro nuovo browser sul vostro Mac!
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Su Windows mi ritrovo anche GoogleCrashhandler.exe e GoogleToolbarNotifier.exe e anche se provo a disattivarli con programmini fatti apposta per limitare i programmi che partono all’avvio, me li ritrovo sempre “ronzanti” in background!
🙁