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Oggi sono rimasto impressionato dai risultati finanziari della Apple relativi al quarto trimestre 2008 conclusosi il 27 settembre (Q4-2008): Apple è diventata, in termini di fatturato, il terzo produttore mondiale nel campo della telefonia cellulare, dietro a Nokia e Samsung, e seguita da Sony Ericsson, LG, Motorola e RIM. Ma la cosa più straordinaria è che è riuscita a raggiungere questo livello con solo 2 modelli (iPhone 2G e iPhone 3G) in catalogo e, se considerate che tutto questo è avvenuto a soli 15 mesi di distanza dall’ingresso della società sul mercato della telefonia mobile, converrete con me che è davvero strabiliante.
Per capire, però, ancora meglio il successo dell’iPhone dovete considerare che Nokia, leader nel settore, opera nella telefonia mobile dal 1995 con 212 modelli, mentre Samsung ha iniziato nel 2000 con 254 modelli di cellulari!
Ma Apple ha battuto anche RIM, la società che produce Blackberry, la soluzione leader nella telefonia enterprise, che ha dichiarato 6,1 milioni di dispositivi, contro i 6.9 milioni di telefoni prodotti dalla società di Cupertino (in crescita di oltre il 600% rispetto all’anno scorso, quando era in vendita nei soli Stati Uniti), raggiungendo ufficialmente l’obiettivo che si era prefissata lo scorso anno, cioè vendere 10 milioni di telefoni.
Tutto ciò ha portato Apple ad avere 25 miliardi di dollari di liquidità al sicuro in banca con l’azzeramento dei debiti!
Apple ha più cassa del valore di mercato di Dell e di Microsoft
E pensare che il 6 ottobre 1997, in risposta a una domanda, Michael Dell, fondatore e CEO dell’azienda DELL, rispose che se fosse stato a capo di Apple l’avrebbe chiusa e avrebbe restituito i soldi agli azionisti. Oggi, la capitalizzazione di Apple è di 91,79 miliardi di dollari, ha zero debiti e venticinque miliardi di dollari in cassa. Considerando che la capitalizzazione sul mercato di Dell è al momento di 24,66 miliardi di dollari, ne deriva che teoricamente Apple avrebbe in tasca e immediatamente disponibile la somma necessaria a comprarsi l’intera Dell!
Inoltre, confrontando i dati trimestrali di Apple e Microsoft, in questo momento di crisi economica, si scopre che la società di Cupertino ha più liquidi del colosso di Redmond: Microsoft ha infatti dichiarato liquidità o investimenti a breve termine per 20,7 miliardi di dollari contro i 24,5 miliardi di Apple.
Un’analista di Bernstein Research ha, però, suggerito ad Apple di effettuare un’operazione di buyback, ovvero ricomprare parte delle sue stesse azioni, in modo da ottenere due grandi vantaggi: l’incremento dell “Earning per Share” di una percentuale variabile dal 4% al 9% (in base alla quota di azioni riacquistate) e un significativo risollevamento del titolo in borsa.
Tutto questo risulta sicuramente di grande rilievo la spaventosa quantità di denaro a disposizione della Apple; grazie ad essa Apple potrebbe essere in grado di operare per acquisizioni, investimenti in ricerca, acquisti di materiali e ogni tipo di operazione senza la necessità di ricorrere al mercato dei prestiti, il che in questo particolare momento economico è un fattore di solidità che pochissime altre società al mondo sono in grado di vantare. La stessa Microsoft, ad esempio, se avesse portato a termine l’acquisto di Yahoo sarebbe stata obbligata a ricorrere ad un prestito con il conseguente pagamento di interessi.
App Store a quota 200 milioni
Per finire, si prevede che domani l’App Store avrà venduto la duecentomilionesima applicazione, in appena 102 giorni dal lancio e con circa 5.500 applicazioni differenti, confermando le ipotesi secondo cui l’App Store è l’Eldorado degli sviluppatori e di Apple!
Ora, dopo questi dati, c’è da scomettere che vedremo un fiorire di negozi virtuali: e quindi, dopo che Apple ha tracciato la strada con il suo App Store, ecco nascere l’Android Market per il cellulare made in Google (T-Mobile G1), il BlackBerry App Center (disponibile per gli utenti a partire da marzo 2009), per il telefonino della RIM (in cui ci saranno ricavi del 80% contro il 70% della Apple) e, notizia recente, Skymarket, il nome in codice del marketplace service dedicato a Windows Mobile, nel quale riunire e vendere le oltre 18.000 applicazioni per Windows Mobile prodotte da terze parti e attualmente disponibili sul mercato.