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Se, ad oggi, iTunes, secondo la classifica pubblicata ieri dall’NPD Group, consolida il proprio primato nel mercato musicale americano per tutti i primi sei mesi del 2008 (proprio lo scorso 19 giugno Apple ha annunciato la vendita di cinque miliardi di brani attraverso iTunes Store), è anche vero che nei prossimi mesi vedranno la luce nuovi avversari a sfidare il gigante di Cupertino, anche nel settore degli operatori mobili italiani.
Wind e il TrackID
Tra questi spicca sicuramente Wind che con la sua classifica Summer Collection è in testa alla top ten dei cd, un catalogo di oltre 3 milioni di dischi e il recente lancio del cellulare Sony Ericsson W580im (imode) che include il servizio TrackID, con il quale se non si ricorda il titolo della canzone, la si può registrare per pochi secondi, per ricevere sul telefono il titolo, l’interprete e l’album, per poi decidere se acquistare le canzoni individuate dal telefono.
Nokia Music Store
Ma è noto che l’antagonista di Apple è Nokia che da poco ha aperto il suo Nokia Music Store, un portale accessibile sia da computer che da cellulare, che offre gli album di tutte le major e di molte etichette indipendenti, che permette di acquistare un album a 10 euro oppure di ascoltare i brani senza limiti a fronte di un canone di 10 euro al mese.
Forse, appunto per dare contro alla Apple, Nokia ha adottato il formato Windows Media Audio, per cui le canzoni scaricate non potranno essere ascoltate sugli iPod. Infine, un’altra grande limitazione, atta a favorire la Microsoft, è che il portale di musica attualmente supporta solo Windows XP o Vista ed è visibile solamente con Internet Explorer 6 e superiori.
L’importanza di stringere accordi con gli operatori mobili
Il problema, però, è che se si vuole scaricare una canzone dal proprio cellulare, oltre al costo del brano, si dovrà pagare anche i costi di banda al proprio operatore mobile. Ecco, perché, sono proprio questi ultimi a svolgere un ruolo chiave nella lotta al predominio della musica digitale. Infatti, Nokia, sta provando a stringere accordi con i principali operatori mobili italiani per consentire ai loro utenti di usare il Nokia Music Store senza alcuna spesa extra.
Apple, invece, non ha intenzione di stringere accordi con nessun operatore mobile per il business della musica e, se con l’iPhone è possibile collegarsi direttamente ad una versione light di iTunes, è anche vero che, al momento, è possibile farlo solo se si ha a disposizione una rete Wi-Fi e non attraverso la rete mobile. La domanda ora sorge spontanea: Apple, se vuole difendere il proprio impero di musica portatile, dovrà cedere agli accordi commerciali con gli operatori mobili o, come al solito, difenderà strenuamente le proprie strategia commerciali?
Quel che è certo è che, come confermano anche le ultime statistiche dell’NPD Group, sono in netto calo le vendite dei CD musicali nei negozi tradizionali, a dimostrazione del fatto che il consumatore sta passando gradualmente dal supporto fisico alla musica digitale, e ciò non farà altro che consolidare ulteriormente la posizione di testa della Apple!