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Dopo avere introdotto captcha sempre più complicati da risolvere, che, oltre a contenere lettere distorte, avevano anche dei simboli come cani, gatti o auto, chi non aveva un account Premium a pagamento non era molto soddisfatto delle scelte di Rapidshare per combattere il download automatico dei file, perché rendeva il servizio davvero poco usabile. D’altra parte sembrava che, ogni azione volta a rendere difficile il lavoro di questi software in grado di leggere e interpretare i captcha, aveva come unico risultato di complicare la vita e la vista degli utenti Free che desideravano scaricare un file.
Inoltre, un altro elemento frustrante per gli utenti Free, è sempre stato il ticket time, ovvero il tempo di attesa tra un download e l’altro, che è sempre proporzionale a quanto si è scaricato fino a quel momento, e può a arrivare sino ad un massimo di 104 minuti di attesa.
Il primo passo: le Happy Hours
E’ per questo che, forse per testare un servizio a più ampio spettro, Rapidshare il 17 Aprile 2008 introdusse le Happy Hours, ovvero alcune ore nell’arco della giornata in cui anche gli utenti Free potevano scaricare liberamente godendo di una parte dei privilegi degli utenti Premium.
Se inizialmente, questa possibilità, sembrava quasi essere una sorta di pubblicità delle potenzialità di un account Premium, alla luce dei fatti odierni, è ipotizzabile che le Happy Hours siano state una fase di test intermedia per arrivare alla eliminazione completa dei captcha.
Il secondo passo: addio Captcha e lunghi tempi di attesa
Ed è infatti è quello che è successo il 2 Luglio 2008, quando con un comunicato ufficiale Rapidshare ha dato l’addio ai captcha!
D’ora in poi, quindi, anche gli utenti Free potranno caricare e scaricare file (sino a 200 MB, mentre prima il limite era di 100 MB) senza compilare alcun form ma semplicemente cliccando su un link e senza alcun eccessivo tempo di attesa tra un donwload e l’altro (infatti rimane ancora un tempo di attesa refrattario perlopiù fisso che va tra i 25 e i 45 secondi ma che non dovrebbe essere proporzionale a quanto si è scaricato sino a quel momento).
Per proteggere, però, Rapidshare da congestioni di traffico causati dai software di download automatico che, a questo punto, senza captcha avrebbero davvero la vita semplificata, Rapidshare ha posto un limite sulla velocità di download, valido ovviamente solo per gli utenti non paganti, di 500 kb/sec, e un limite pari ad 1 sul numero di download contemporanei (ovvero si potrà scaricare un solo file alla volta).
Gli account Premium
Per i Premium User, invece, ora è possibile scaricare sino a 10 GB al giorno e se non si usa tutta la banda messa a disposizione, questa si accumulerà per i giorni successivi sino ad arrivare ad un massimo di 50 GB: per esempio, se per 5 giorni non si scarica nulla, il 6° giorno si potrà scaricare fino a 50 GB in una sola giornata!
Ma non sono solo questi i vantaggi di un account Premium di Rapidshare: velocità di download illimitata (io sono arrivato sino a 2000 KB/sec), download istantaneo appena si clicca su un link rapidshare (mentre un utente free deve comunque passare per la pagina di Rapidshare e scegliere di scaricare come Free User), numero illimitato di download paralleli (mentre i free user possono scaricare solo un file alla volta) e supporto al Resume di un download e ai Download Accelerator.
La fine di Rapidshare?
Intelligentemente, credo, Rapidshare ha smesso di fare la guerra e ha giocato la carta di dare tutto a tutti, ma con delle ristrettezze, per i Free User, imposte lato server e, quindi, più difficili da scavalcare come per i captcha. Molti credono che così facendo Rapidshare soccomberà sotto il peso eccessivo dei suoi download, e che la sua fine sia davvero prossima. Sta di fatto che attualmente il sito Rapidshare.com è in posizione numero 12 tra i siti più popolari secondo la classifica di Alexa e credo che forse questa astuta mossa contribuirà a farlo restare in vetta ancora a lungo.
Staremo a vedere!
Beh io vedo la fine di questi servizi nella situazione a rischio in cui si stanno cacciando sempre più. Sono un grande veicolo di file coperti da diritti d’autore e non credo che le mayor rimarranno a guardare all’infinito…
Cresceranno come servizio, ma prima o poi inizieranno anche a monitorare gli upload. Un po’ come fa youtube adesso.
Ciao,
Emanuele
Secondo me rapidshare ha fatto bene ad eliminare i tempi di attesa e non credo che abbia problemi tecnici grazie alla buona idea di limitare la banda per lo scaricamento degli utenti free! Un po’ tutti dovrebbero fare così!
Non so cosa dire per i file coperti dal diritto di autore, spero che non controlleranno gli upload.
Se lo facessero rapidshare non è il primo sito che offre spazio per condividere file, (anche se dicono che sia il migliore in termini di qualità!) ce ne sarà sempre qualcuno che garantisca la riservatezza dei dati inseriti.
Inoltre anche se i produttori di musica, film e video non sono ancora falliti nè hanno abbassato il prezzo dei cd significa che a loro, in fondo, va bene così.
Tra l’altro il costo dei supporti vergini vanno alla siae, nel caso della musica almeno…
ma qui stiamo andando fuori tema…
bravo “rapidshare” 🙂
Era ora che togliessero di mezzo il tempo di attesa… così come è adesso va più che bene secondo me, anche se mi dispiace per il captcha con i gatti a cui ero affezionato, che teneri 🙂 eheh
No è vero una beata fava: se non hai un account a pagamento su rapidshare dopo il primo file che scarichi ti fa aspettare 15 minuti e anche di piu primo di scaricarne un altro
ciaociao
Anto ha ragione! ho provato un sacco di volte a caricare un file , ma mi da sepre errore di sovraccarico e chiede di riprovare più tardi……. 🙁