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Se in televisione veniamo quotidianamente bombardati dalla pubblicità su come ottenere il bianco più bianco per i nostri vestiti, non tutti sanno che alcuni scienziati, invece, stanno cercando di raggiungere il nero più nero! Ed è quello che sta tentando di ottenere un famoso scienziato della nanotecnologia, il dottor Pulickel Ajayan che lavora nei laboratori della Rice University di Houston, che è riuscito ad ottenere quello che può essere considerato il materiale (anzi il nanomateriale) più scuro esistente che sia mai stato creato dall’uomo: assorbe la luce ma, praticamente, non la riflette!
La nuova materia, ottenuta dagli scienziati statunitensi servendosi di nanotubi di carbonio, è in grado di assorbire oltre il 99,9 per cento della luce. Ovvero è 30 volte più scura del materiale derivato dal carbonio che attualmente è riconosciuto dal National Institute of Standards and Technology come unità di misura di base.
Se una immagine vale più di mille parole, nella figura in basso, è possibile vedere, nell’ordine, l’unita di misura base del NIST (in alto), il materiale creato con i nanotubi (al centro), e un pezzo di carbone vetroso (ho tradotto così “glassy carbon”), irradiati tutti e tre dalla luce di un flash.
I ricercatori, a ragione, la considerano dunque la cosa più vicina al materiale nero ideale, in grado cioè di assorbire da qualsiasi angolazione tutti i colori della luce e senza rifletterne alcuno.
Infatti, questa nuova sostanza, ha un indice di riflessione pari a 0.045 percento che è più di 3 volte più scuro della lega nichel-fosforo che attualmente deteneva il primato come sostanza più scura esistente! Per contro una normale tinta nera ha un indice di riflessione che va dal 5 al 10 percento.
Quando ho letto di questa notizia mi è subito venuto in mente il film di fantascienza “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, in cui il protagonista dell’evoluzione dell’uomo è un enorme monolite nero, di un nero così intenso che sembrava assorbire tutta la luce in sè.
In realtà, questo nuova materia super-scura (Super-dark carbon nanotubes), però, non avrà un scopo così importante o misterioso, visto che, oltre ad essere stata inclusa nel Guinness World Records (nella categoria “World’s blackest black“), molto probabilmente, si rivelerà molto utile nel campo dell’elettronica e delle tecnologie per l’energia solare, in particolare nella realizzazioni di celle e pannelli solari più efficenti di quelli esistenti.
O se proprio non la userà nessuno, compreranno il brevetto quelli della D&G per qualche capo ottico di tendenza!
Impressionante la foto, un nero … stupendo!
E c’è da considerare che il nero che vediamo nella foto è comunque il nero più nero che i nostri display riescono a visualizzare! 🙂
Sarà sicuramente particolare vedere questo materiale dal vivo…
Ciao,
Emanuele
Penso che anche dal vivo non si riesca granché a distinguere quel nero dal nero, ad esempio, della luna durante un’eclissi solare.
Quoto Emanuele! E W IL NERO!!! XD
Grazie per questa ennesima perla, è spaventoso vedere come questo materiale assorbe la luce!
ciao,
Alex
the dark side of levy!
😀