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Quando sfogliate un quotidiano è naturale non trovare link ipertestuali che ci colleghino direttamente all’argomento, il che ci porta a doverci per forza fidare di quello che scrive e asserisce il giornalista, senza avere alcuna possibilità immediata di effettuare dei controlli incrociati. Questo perché il lettore è solo uno spettatore passivo, visto che i giornali cartacei non hanno ancora effettuato (e forse non potranno mai) quel passo importante che su internet ha trovato il nome di collaborazionismo e web 2.0.
Ebbene se tutto questo lo trovate normale su un giornale cartaceo, sicuramente non lo dovrebbe essere quando sfogliate “virtualmente” l’edizione online dello stesso quotidiano. Infatti, siti come Repubblica ( a volte l’ho notato anche sul Corriere), nei loro articoli sono soliti non inserire mai i link a risorse esterne.
Per esempio, sul sito della Repubblica nella sezione Tecno & Scienze (sezione dove è più probabile che ci si possa imbattere in link) possiamo visionare decine di articoli senza mai incontrare un link di collegamento: per esempio nel caso della recensione di Weblin mi sarei aspettato almeno un link all’homepage (anche se con Google è facile reperirlo), oppure, quando si citano documenti di scienziati di certe università americane (quante volte li ho cercati a volte anche senza successo) o, come nel caso dello scanner di Wikipedia, si citano blasonate fonti come la BBC ma senza riportare alcun link!
Sembra quasi che o non si curino dei proprio lettori dando trasparenza alle loro informazioni o siamo dinanzi ad uno spietato nofollow su scala giornalistica: un sito linkato da un giornale online famoso come Repubblica, otterrebbe sicuramente un picco di accessi favorevole e un indubbio beneficio per il suo pagerank. Forse, non conoscendo l’attributo “nofollow” hanno pensato che sarebbe stato meglio non linkare direttamente un sito. Questa ipotesi sembra avvalorata da uno dei pochi articoli che ho trovato sul sito di Repubblica risalente al Luglio scorso: Internet come una metropolitana. Qui si possono scorgere addirittura 3 link nel testo senza, però, alcun attributo nofollow!
Insomma se non linkano perché non vogliono regalare la loro autorità su internet, allora non si spiega perché quei pochi link che inseriscono sono senza attributo nofollow: forse hanno pagato per essere citati o è semplice incuria del redattore? O forse non sanno neanche che esiste quell’attributo?
Probabilmente, però, credo la logica di chi scrive i giornali online sia la stessa di chi scrive i giornali cartacei, per cui l’assenza di link ipertestuali non è vista come una grave mancanza e quei pochi articoli che ne contengono, forse sono stati scritti da giornalisti un po’ più “moderni” degli altri. E pensare che anni fa, agli albori di Internet, quando Repubblica.it muoveva i primi passi, ogni articolo era accompagnato da box laterale con tutti i link dei siti web di riferimento (un po’ come accade oggi nelle riviste).
Voglio auspicare che nel prossimo futuro tutti i quotidiani online abbiano la compiacenza di linkare sempre le loro fonti (quando sono sul web) o i soggetti dell’articolo e, perché no, introdurre magari anche la possibilità, sotto moderazione, di commentare. Ma forse, poi, ci troveremmo in una versione online del giornale più affascinante (e perdipiù gratuita) dell’edizione cartacea e quindi non credo che questi cambiamenti arriveranno molto presto.
Con la nuova veste grafica della versione cartacea di Repubblica la situazione si è capovolta: in testa ad ogni pagina del giornale ci sono dei link a risorse web relative agli articoli presenti nella pagina. Curioso.
Hanno paura di perdere lettori che, altrimenti, scoprirebbero quanto l’informazione odierna passi da fonti meno “storiche” e blasonate?
Ciao,
P|xeL
O forse non sanno neanche che esiste quell’attributo?
Esatto… e non solo per il link fine a se stesso; gran parte dell’ incomprensione che c’ è tra giornali e “nuovi media” sta tutta nell’ ignoranza dei primi. Utilizzano internet perchè DEVONO farlo ma non hanno la più pallida idea di cosa sia… beh, magari oggi qualche informazione in più ce l’ hanno, si tratta di avere ancora un po’ di pazienza 😉