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In occasione dell’Intel Developer Forum Fall 2007, l’USB Implementers Forum, l’organizzazione che si occupa della definizione dei vari standard legati alle perferiche USB (tra cui spiccano nomi eccellenti del calibro di Intel, Apple, HP, NEC e Microsoft), ha fornito alcune informazione sul futuro standard USB 3.0, che dovrebbe tenere testa alle nuove tecnologie come eSATA, grazie all’adozione del nuovo protocollo “SuperSpeed”.
La novità più eclatante riguarda, ovviamente, la velocità, che verrà moltiplicata di un fattore 10 rispetto al massimo teorico dell’USB 2.0 “Hi-Speed” (480 Megabit/sec.), ovvero avrà una capacità di trasferimento di ben 4,8 Gigabit/sec. teorici, ovvero il doppio di quanto è attualmente possibile fare adesso adoperando la suddetta interfaccia External SATA. Questo implica, la possibilità di trasferire dati tra periferiche USB 3.0 sino ad un massimo teorico di 600 Mbytes al secondo, contro gli attuali 60.
Per comprendere il significato di questi valori, basti pensare che con l’USB 3.0 sarà possibile trasferire un film in alta definizione da 27 Gigabyte in 70 secondi, contro i 15 minuti necessari con l’attuale revisione Hi-Speed, grazie alla presenza nel cavo di una connessione a fibra ottica (ovviamente seriale come impone il nome stesso dello standard). Ovviamente questi sono dati teorici un fattore importante che può influenzare queste velocità è il transfer rate massimo reale dei dischi fissi (ad oggi i dischi fissi viaggiano intorno ai 100 Mbytes al secondo). Considerando, però, che i primi device compatibili dovrebbero fare la loro comparsa nel 2009-2010, forse potremmo avere dischi fissi in grado di reggere queste prestazioni.
In effetti, il nuovo protocollo “SuperSpeed” dell’USB 3.0 è nato proprio con l’intenzione di venire incontro alla sempre crescente richiesta di banda passante da parte di periferiche quali hard disk esterni, lettori di schede esterni e videocamere in HD, le quali si trovano già attualmente a dover gestire file dalle dimensioni sempre più generose:
Se qualcuno potrà preoccuparsi della compatibilità verso il basso di questo nuovo standard, deve sapere la compatibilità con le periferiche USB 1.0, 1.1 e 2.0 (rispettivamente da 1,5, 12 e 480 Mbit/s), è assicurata grazie all’adozione di un canale in rame accanto a quello in fibra ottica.
Un ulteriore aumento delle prestazioni è poi garantito dall’introduzione di due canali separati per gli input e gli output, invece della soluzione congiunta tipica dell’USB 2.0. Questo significa che sarà possibile inviare e ricevere dati contemporaneamente, velocizzando le operazioni di trasferimento.
Infine, tra le novità, vi è anche una notevole riduzione del consumo energetico dei dispositivi certificati, soprattutto nel caso di periferiche si trovino in stato di “idle“. Infatti, per evitare un consumo eccessivo tutte le transazioni sono gestiste solo dall’host, evitando così richieste inutili alle diverse apparecchiature: una nuova periferica verrà infatti contattata solamente quando avrà dati da inviare. Infatti, come potrete provare voi stessi, inserendo una Pen Drive classica nel proprio pc, noterete come il led lampeggi in continuazione, segno del continuo scambio di informazioni tra computer e drive, con il conseguente dispendio energetico. La versione 3.0, invece, consumerà corrente solo durante l’effettivo scambio di dati.
Articolo interessante. Solo una cosa: la mia pen drive usata sia sul desktop che sul portatile non lampeggia in continuazione ma solo durante lo scambio di dati, o durante attività tipo inserimento ed espulsione… in questo momento mi sento molto 3.0
sicuro della conversione bite/byte? 27GigaByte in 70 secondi mi sembra troppo.