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Attualmente i migliori editori online per il print on demand per gli scrittori in erba sono Lulu, The Boopen e Blurb. Tra questi ero anche tentato di inserire Photocity, un servizio online tutto italiano per stampare le immagini digitali su carta fotografica di alta qualità e a prezzi concorrenziali, dove è inoltre possibile, scaricando un software proprietario abbastanza evoluto, di creare e far stampare libri fotografici. Ma, non rientrando propriamente nella categoria di editori online ho ritenuto non confondere i servizi, ma non per questo non ho voluto esimermi dal citarlo, per rendere un po’ più completo l’articolo.
Tornando a noi, ecco, quindi, i tre migliori servizi di print on demand: Lulu, The Boopen e Blurb.
Lulu
Lulu è stato il primo e più grande editore on demand presente solo sul Web che ha letteralmente rivoluzionato il sistema editoriale tradizionale. Lulu è un servizio che permette, con estrema semplicità, la stampa on-demand di libri, cd e dvd e la successiva vendita online.
L’idea è nata dalla constatazione che l’attuale sistema editoriale funziona solo per i best seller e non lascia spazio ai titoli che non promettono vendite dell’ordine dei milioni. Gli editori si rifiutano di pubblicare, molto spesso, non perché il libro non sia di pregio, ma perché il titolo non ha mercato.
Lulu, per certi versi, assomiglia un po’ come una libreria virtuale (tipo Amazon) a cui l’utente può connettersi e scaricare l’opera (letteraria musicale o fotografica che sia) che gli interessa nel formato che preferisce (Pdf, Dvd o nelle forme tradizionali).
L’idea è dunque quella di creare un sistema di pubblicazione in rete che copra l’intero ciclo di produzione, permettendo di gestirlo direttamente agli autori.
Lulu, quindi, è insieme un sistema editoriale, tramite il quale gli autori provvedono personalmente alla confezione editoriale della propria opera (anche in formato multimediale), e una libreria virtuale, a cui gli utenti accedono per acquistare le opere in formato digitale o cartaceo (in questo caso stampate su richiesta).
Oltre 55000 titoli a catalogo e 1500 nuovi titoli alla settimana sono i numeri che in quattro anni questo servizio ha raggiunto!
I vantaggi per l’autore sono innumerevoli: infatti, gli autori pubblicano online e non devono cedere i diritti sull’opera a nessuno, possono modificarla qualora lo ritengano opportuno. Per quanto riguarda i guadagni la percentuale che spetta all’editore nel sistema previsto da Lulu è solo del 20%, il rimanente 80% è destinato all’autore (contro il misero 10% del vigente modello editoriale classico). Non solo ma la percentuale dell’editore è esclusivamente sul venduto e non ci sono soglie minime che un titolo deve raggiungere.
In realtà, la diffusione delle tecnologie di stampa digitale e di printing on demand è ormai un dato acquisito nell’editoria mondiale ed anche molti grandi editori tradizionali adottano sistemi di gestione delle tirature secondo il criterio del “just in time”. L’innovazione di Lulu consiste sostanzialmente nel dare dignità al sistema delle autopubblicazioni da parte degli autori a proprie spese, in precedenza appannaggio degli editori a pagamento.
Ultimamente, Lulu, ha stretto una partnership con il principale creatore e distributore di immagini, Getty Images. Lo scopo è quello di permettere agli autori, ai creatori ed alle organizzazioni di usare del contenuto sotto licenza (anche Free e Creative Commons) per migliorare ed abbellire le loro opere originali, allo stesso tempo proteggendo e compensando i titolari del copyright. Parti di tre raccolte estese — Stockbyte, Digital Vision e Photodisc — della vasta libreria di fotografie ed illustrazioni di Getty Images saranno disponibili agli utenti di Lulu.
L’autore di un libro di cucina potrà utilizzare una fotografia a colori di una deliziosa torta ai lamponi. L’autore di un calendario potrà aggiungere un’immagine in bianco e nero del Big Ben ad una serie di scatti fotografici. O l’autore di una guida su “come usare” il computer potrà incorporare un ‘illustrazione tecnica di una scheda madre.
Ogni volta che un articolo che contiene un’immagine protetta viene venduto all’interno del Marketplace di Lulu.com, la commissione di utilizzo per l’immagine è compresa nel prezzo di vendita e riscossa dal venditore.
[via corriere]
The Boopen
The Boopen è un altro servizio che permette a chiunque di creare, pubblicare e vendere il proprio libro online. I costi di stampa, carta, copertina e rilegatura variano a seconda delle richieste (b-n/colore, copertina morbida/rigida). Niente a che vedere, comunque, con quelli proibitivi delle classiche tipografie.
A differenza di Lulu, The Boopen è però anche una vera e propria casa editrice disposta a pubblicare gratuitamente opere originali. Sono benvenuti romanzi, manuali tecnici, cataloghi fotografici, fumetti, calendari, ricette, favole e storie per bambini. Inoltre, è spiegato sul sito, viene offerto anche un servizio di assistenza per “tutelare legalmente l’opera e venderla sul sito fino alla attività di promozione dell’opera presso altre case editrici con canali distributivi tradizionali”.
I ricavi, ovviamente, saranno poi condivisi, con un buon margine di guadagno per gli autori (il 90%).
Sono previste, inoltre, sinergie con editori tradizionali per la pubblicazione in partnership, la gestione delle vendite online delle opere o la promozione ed il lancio di nuovi autori sul portale.
Al momento in cui scrivo, The Boopen lancia una promozione vantaggiosa: registrandoti al servizio è possibile provarlo stampando GRATIS una copia di un tuo libro di massimo 100 pagine, nel formato 14×21 e stampato in bianco e nero!
[via mytech]
Blurb
Blurb si definisce “il primo sito di e-publishing creativo” e potrebbe essere la naturale evoluzione di Lulu: il servizio, infatti, permette non solo di pubblicare e stampare i propri libri ma anche di impaginarlo grazie ad un software multipiattaforma facile da usare e gratuito, chiamato BookSmart. Infatti, l’unica pecca che si può imputare a Lulu è che bisogna inviargli direttamente il libro già impaginato ma, purtroppo, non tutti hanno le competenze per realizzarne una versione professionale. Addirittura, invece, con BookSmart, tra le altre funzionalità, permette di trasformare un blog (di Blogger, LiveJournal, TypePad, o WordPress.com) in un libro, prelevandone in automatico i contenuti ed ottenendo così un vero e proprio Blook!
Blurb, è da poco sbarcato in Europa, (come Lulu e The Boopen) il sito rimane però in lingua l’inglese, ma grazie all’apertura di una filiale in Olanda che si farà carico delle operazioni di stampa, rilegatura e spedizione all’interno del mercato europeo, vedremo ridursi i costi di spedizione e i tempi di consegna (che non sono tra i più vantaggiosi).
L’idea è nata nel 2005 con la creazione di un software d’impaginazione gratuito, chiamato BookSmart: gli utenti possono utilizzarlo liberamente e creare, attraverso passaggi intuitivi e semplici, un progetto editoriale pronto da dare alle stampe. Dal libro di cucina fino al saggio d’economia, Blurb si propone come un’alternativa moderna alle dinamiche tradizionali dell’industria del libro. Gli autori che vogliono autopubblicarsi pagano il prezzo di ciascun volume ordinato, in base al formato tipografico scelto: si parte da 18,95 dollari americani per un paperback di 40 pagine interamente a colori con copertina “soft”, mentre lo stesso libro con copertina rigida arriva a 30 dollari.
Naturalmente esistono sconti per grandi ordini e l’azienda si riserva la possibilità di proporre offerte personalizzate nel caso di tirature da oltre 400 volumi.
Il software BookSmart si avvale delle tecnologie Web 2.0 e le integra in modo funzionale all’interno dei progetti editoriali. Gli utenti possono includere foto provenienti da Flickr, il celebre portale di condivisione fotografica.
Alla stessa maniera, BookSmart permette di importare direttamente brani dal proprio blog o dal proprio sito Web.
Ovviamente anche qui è possibile vendere i propri libri direttamente sul Web, grazie ad una piattaforma per il commercio elettronico, ancora in fase di sviluppo, in cui ogni autore è libero di scegliere il proprio prezzo di copertina. La vera novità di Blurb è che il ricavato delle vendite andrà tutto nelle tasche degli scrittori!
Inoltre, dal prossimo luglio, sarà possibile decidere in centimetri la dimensione dei libri, e visualizzare i prezzi direttamente in euro.
Una curiosità: cosa significa il termine Blurb? E’ davvero difficile trovare un efficace corrispondente italiano di blurb, che letteralmente è la “fascetta” pubblicitaria di un libro, cioè quella breve frase che deve convincerci a comprarlo tra i banchi di una libreria in mezzo a migliaia di altri volumi. Nello stesso modo, nel marketing blurb è la frase o le brevi frasi che riassumono un prodotto e soprattutto i suoi vantaggi per il cliente.
articolo molto molto molto molto interessante!
Appoggio, molto interessante e forse per qualcuno anche utile!!!!! 😉
@Davide e Maic: Grazie mille ragazzi!!! 🙂
Pingback: Levysoft » Come creare un BLOOK ovvero un libro dal proprio blog usando WP2PDF, ContuttoPDF, LJ Book, BlogCollector o Blurb! 24 Luglio 2007
[…] aver analizzato le caratteristiche dei migliori editori online per il print on demand per gli scrittori in erba come Lulu, The Boopen e Blurb, oggi vorrei […]
Vorrei pubblicare in Web in romanzo di fantasy (Ma fino a che punto?) Ad ogni modop il genere è quello. Devo però riscriverlo perché il genere di dischetto dovìè scritto non è riproducibile con il mio computer. Voi m’intweressate molto. Ho pubblicato diversi libri con normali editori, ma sono un po’ stufa. Poiché, nonosta te la rispettabile età, lavoro moltissimo nel campo della letteratura, non potrò essere pronta che dra molti mesi. Se vi va bene eguialmente, sono a disposizione. Veramente il vostro sistema mi piace molto. Cordialmente, Duccia Camiciotti.
Se mi prendo un po’ di tempo è perché lavoro già tanto da non farcela più! Ad ogni modo, se volete conoscermi, leggete sul web e cercate tramite Google:Duccia Camiciotti
Ho pubblicato il mio libro “Il mistero della fede” con Boopen: devo dire di essere molto soddisfatto del servizio. L’unico punto debole del book on demand è la promozione, spesso e sovente tutta a carico degli autori…
@Damiano Oberoffer: mi piacerebbe sapere di più, come ti sei trovato? sei riuscito a vendere? la pubblicazione su boopen esclude poi la possibilità di mettere in vetrina su altri siti tipo lulu, etc? ed esclude poi l’eventuale pubblicazione da parte di un editore tradizionale interessato? altra domanda: per partecipare ai concorsi, pubblicando con self-publishing tipo lulu (che non è realmente un editore) l’opera va considerata tra gli editi o inediti?
mi sento un pò confusa 🙁
graziegrazie mille
@vik: Mi sono trovato bene. Le vendite vanno sì e no… bisogna fare tanta autopromozione, purtroppo. Mi pare che pubblicando con Boopen, visto che i diritti rimangono dell’autore, è possibile pubblicare l’opera anche con altre case editrici contemporaneamente. Boopen potrebbe, se il libro va, trasformarsi in agenzia letteraria per promuoverlo presso altri editori.
Una bella truffa per fare soldi. In questo modo si massacra l’editoria: non esiste selezione e chiunque può pubblicare. 1500 titoli a settimana signifca pubblicare anche la spazzatura. D’altronde non esiste un editore vero dietro a tutto ciò, dunque l’autore non viene seguito, e non vedrà mai una distribuzione per il proprio libro. Il sedicente autore, come si suol dire, se la suona e se la canta. Inoltre deve pensare anche a vendere il libro, facendo guadagnare un bel 20% all’editore on-line, senza che quest’ultimo distribuisca o segua il prodotto.
UNA TRUFFA VERA E PROPRIA.
In questo modo siamo tutti scrittori, ma il nostro prodotto vale quanto una stampa al computer: non c’è merito nell’auto-stamparsi un libro.
Diciamo che è un ottimo mezzo per spennare i merli egocentrici che si credono i nuovi Dante della letteratura italiana.
Ne ho conosciuti di polli che hanno pubblicato in questo modo. In comune, buona parte, avevano stampato l’ennesimo polpettone simil-Moccia credendo tuttavia di aver rivoluzionato la letteratura italiana.
UN CONSIGLIO: la gavetta È FONDAMENTALE.
Il vero scrittore si fa un mazzo incredibile, deve leggere ancor prima di scrivere, e se non demorde, prima o poi viene pubblicato da una valida casa editrice. Cose come Boopen, Lulu o Blurb NON SONO CASE EDITRICI, e ne consegue che non basta pubblicare in qualche modo per essere considerati scrittori.
Si può pubblicare un romanzo a puntate?