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Scopro con stupore che è stato creato un neologismo per quello che molti di noi fa quando si trova, almeno le prime volte, davanti ad un motore di ricerca: cercare il proprio nome! Ebbene questa azione si chiama: Egosurfing e altro non è che il nuovo narcisismo digitale!
Il termine egosurfing è utilizzato per descrivere l’atto di inserire il proprio nome, cognome o nickname in un motore di ricerca web al fine di valutare la propria presenza e rilevanza su Internet.
Il termine, che deriva dall’inglese (to surf = navigare) e che è entrato nell’Oxford English Dictionary nel 1998, viene utilizzato anche nell’ambito della cultura Internet italiana.
In ambito internazionale egosurfing ha altri sinonimi, come: vanity searching, egosearching, egogoogling, autogoogling, self-googling, or simply Googling yourself
Inoltre con Egosurfing si può indicare l’atto di valutare congiuntamente l’importanza del proprio nome e del proprio sito web o blog.
E’ stata con altrettanta meraviglia che ho scoperto che ogni giorno ci sono da 25 a 50 milioni di persone che utilizzano nomi propri nei motori di ricerca. In alcune aziende esistono, addirittura, figure professionali che trascorrono la giornata scoprendo cosa si dice del proprio datore di lavoro o del suo acerrimo nemico.
Per ingigantire il vostro ego, quindi, non posso che suggerirvi, oltre che al motore di ricerca per eccellenza, Google, anche MyWebRanking, un interessante tool gratuito che permette di capire, attraverso anche un comodo badge da inserire sul vostro blog, a che punto siete nelle SERP di Google data una determinata keyword o keyphrase. In tal modo potrete facilmente vedere il posizionamento del vostro nome e cognome attraverso la visualizzazione di un numero che vi indicherà dopo quanti risultati comparirà la vostra SERP. Ovviamente, questo tool, può anche essere usato per fini meno ludici ma, magari, per migliorare le vostre tecniche per il posizionamento nei motori di ricerca (SEO: Search Engine Optimization).
Un altro tool online interessante è, appunto, Egosurf, un sito che permette, dato il nostro nome e cognome e l’indirizzo di un nostro sito o blog, di restituire migliaia di link rilevanti che parlano di noi. Su Egosurf è anche presente una simpatica classifica “Biggest Egos” che mostra coloro che hanno l’ego più grande misurato su quanti risultati vengono trovati.
Se invece cercate qualcosa di più epico, tipo “egosurfing versus”, allora vi consiglio GoogleFight, un sito che date due keyword analizza chi ha il maggior numero di pagine indicizzate su Google e attraverso alcune simpatiche animazioni in flash, visualizzerà il vincitore della sfida.
Certo in un periodo in cui curare la vostra privacy e garantirne il rispetto, il fenomeno dell’egosurfing suona un po’ strano, anche se non bisogna cadere nell’inganno di confondere privacy con anonimato in rete. Il mio nome e cognome può essere famoso su internet ma non per questo le mie informazioni personali e la mia vita privata devono essere alla portata di tutti. Certo è che con tutti questi servizi web 2.0 che stanno spopolando in questi anni, è facile e molto probabile che prima o poi qualcuno di questi si rilevi falso o fallace e possa divulgare informazioni sensibili (come in passato è già successo anche per siti molto famosi).
Pingback: Finger Food (3) « 88 Days 9 Luglio 2007
[…] this one!! Egosurfing!!! Mind you, it is weird the guy gets so surprised about that.. employers do google you before any […]