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Devo dire che ci si aspettava di più da questo Keynote: certo non sono mancati i colpi di scena ma forse, dopo quello di Gennaio che presentò l’iPhone ci si aspettava qualche nuova rivoluzione in arrivo. La scaletta che era trapelata qualche ora prima, anche se un clamoroso fake, era indubbiamente più interessante.
Ho seguito l’evento principalmente su engadget e maccitynetLive. E’, però, ora possibile rivedere il video dell’intero keynote di Steve Jobs al Worldwide Developers Conference (WWDC 2007), la conferenza riservata agli sviluppatori.
Tre sono stati gli argomenti principali che sono stati svelati nel corso del keynote :
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Presentate 10 novità di Leopard sulle 300 introdotte. Tra queste abbiamo:
– Il dock ha un nuovo look 3D ed è dinamico. In pratica, ora le icone che costituiscono il dock sono in versione tridimensionale e poggiano su una barra trasparente e riflettente; una volta selezionata l’applicazione di interesse verrà visualizzata una pila che mostrerà l’intero “contenuto”, siano essi documenti, fotografie o applicazioni. E’ questo il concetto di Stack, una nuova funzione del dock che pulisce la Scrivania da icone inutili, impilando i file nel dock come file di documenti.
– Rinnovato il Finder che integra anche CoverFlow. Inoltr, ora per cercare i file si utilizzerà sempre Spotlight.
– Nuova sidebar con funzioni di ricerca, preferenze di ricerca e file condivisi.
– Presentato Quick Look che permette di avere le preview sempre disponibili dei file, senza aprirli.
– La cosa più interessante, però, è che Leopard è totalmente a 64 bit. Jobs confronta applicazioni a 32 e 64 bit, aprendo ad esempio grandi foto e mostrando la superiorità delle secondo. Per usare un filtro su una foto da 4Gb Jobs ci impiega 28 secondi a 64bit, 81 sul 32bit.
– Vengono mostrate le potenzialità di Core Animation renderizzando animazioni live.
– Boot Camp è finalmente integrato: Leopard offrirà la possibilità di lanciare ed utilizzare Windows XP e Vista sulla stessa macchina sarà quindi possibile usare applicazioni Xp e Vista a velocità nativa. Un processo guidato creerà la partizione sull’hard disk e inizierà il processo di installazione. Interessante la possibilità di passare da un sistema all’altro in maniera molto veloce, il tutto in nativo e senza quindi usufruire di virtual machines. Potrebbe essere un elemento chiave per chi ha bisogno di entrambi gli OS a velocità nativa ma non può permettersi di stare a lungo senza uno dei due!
– E’ possibile raggruppare facilmente applicazioni da uno Space all’altro, ad esempio avremo uno spazio per il gioco e uno per il lavoro. Se un gioco gira in uno spazio, l’audio si sentirà solo quando è attivo quello spazio. Le applicazioni si spostano con un drag&drop.
– La Dashboard è stata potenziata con le web clip, cioè le widget che si possono creare totalmente con con Safari. Con la funzione forbici è possibile trasformare una porzione di qualunque pagina in una widget.
– iChat migliora la qualità audio con il codec AAC low delay ed inoltre vengono introdotte le tab per le chat, effetti Photobooth e iChat Theatre con il quale è possibile condividere foto, video e le slide di keynote con tanto di transizioni.
– Confermata la presenza di Time Machine per il backup automatico.
– Nessuna notizia, invece, sulla presenza del filesystem ZFS.
– Per maggiori dettagli è possibile visitare la nuova pagina dedicata a Leopard che, grazie a dei filmati demo, illustra tutte le novità principali di Leopard.
- Dopo Quicktime e iTunes, ecco arrivare, del tutto inaspettatamente beta di Safari 3 per Windows.
Apple, oggi, ha infatti rilasciato la beta pubblica di Safari 3.0, sviluppato in Universal Binary, versione compatibile con Windows XP e Vista, oltre ovviamente che per la piattaforma Macintosh. Secondo il test iBench, Safari 3.0 è il browser che velocizza maggiormente java su Windows, battendo Firefox e Internet Explorer, rendendolo, in definitiva, il browser più veloce per Windows. - Sull’iPhone, il Ceo di Apple ha dichiarato che, pur essendo chiuso il Mac OS X incluso, ha comunque aperto iPhone agli sviluppatori tramite Ajax. Infatti sarà possibile far girare applicazioni del Web 2.0 che usano pesantemente Ajax. Jobs ha promesso che sarà possibile scrivere applicazioni per iPhone sfruttando gli standards Web.
Da segnalare il prezzo di Leopard: solo 129$ e l’ironia di Steve Jobs su Vista: “Sei versioni di Leopard: Basic version, $129. Premium version, $129. Business version, $129, Enterprise version $129. Ultimate version, $129.”
Molto interessante, invece, la notizia che i videogames tornano diffusamente anche su Macintosh. EA (con Command and Conquer 3, Battlefield 2142, Need for Speed Carbon e Harry Potter e l’Ordine della Fenice, Madden e Tiger Woods ’08) e ID (con Tech 5 e Quake), due delle case produttrici di videogames più importanti, colgono il momento favorevole di Apple e molto probabilmente il passaggio ad Intel, per annunciare che presto vedremo i titoli dei loro videogiochi più famosi anche su Mac.
La strategia di Cupertino è semplice: prima ha attirato i Win-user con BootCamp e Safari per Windows, ora tenterà anche gli accaniti videogiocatori con i titoli più venduti.
Ma ecco che, finito il keynote di Steve Jobs, arriva una novità non annunciata. Dopo molti anni il sito di Apple (al momento non ancora quello italiano) e l’Apple Store hanno abbandonato lo stile Aqua per far posto ad una grafica totalmente rinnovata in sintonia il look di Mac OS X Leopard, dando addio alle storiche tab e proiettando il look in uno stile un pò più web 2.0, sopratutto nell’Apple Store.
Nella blogosfera il dock 3d non è ben visto perché considerato inutile e troppo somigliante al Looking Glass di Sun del 2003. C’è chi, sfogandosi, afferma che: “Vista é una copia di Tiger, e Leopard una copia di Vista” e che “questo OSX ha riportato in ambiente mac il peggio della grafica di windows“.
E, intanto, il malcontento si percepisce anche in borsa tanto che poco dopo la fine del Keynote, le azioni Apple hanno perso il 3%.