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Per coloro che hanno usato e apprezzato VNC su Linux, oppure del Remote Desktop Protocol su Windows, avranno sicuramente notato che i protocolli del desktop sharing richiedono una larghezza di banda considerevole.
Da ciò si desume che sarebbe praticamente impossibile fare uso di VNC o RDP volendo utilizzare X11 in remoto tramite una connessione modem. Questo almeno fino a quando l’italiano Gian Filippo Pinzari, ha ideato un protocollo geniale che sfrutta tecniche di compressione e di caching capaci di rendere usabile una sessione X11 anche con connessioni lente.
Il protocollo in questione è NX, rilasciato con licenza GPL, di cui sono disponibili implementazioni per praticamente tutte le piattaforme, persino per Windows 98, il che lo rende ideale per ridare vita a macchine datate, utilizzandole come client per applicazioni esose in termini di risorse.
Le funzionalità di NX non si limitano tuttavia alla compressione e al caching dei dati trasmessi. Esso infatti offre anche strumenti per servire come tunnel per connessioni VNC o RDP, che possono così godere dei benefici del protocollo. Inoltre, esso utilizza SSH per garantire un’autenticazione robusta e la riservatezza dei dati.
Ma la caratteristica più interessante è la possibilità di sospendere e successivamente riprendere una sessione grafica, lasciando i programmi avviati in esecuzione.
Un’implementazione Open Source, che funzioni fra l’altro anche come server, date uno sguardo a prodotti come FreeNX, mentre qui troverete degli ottimi tutorial.
[via Programmazione.it]
bella segnalazione,non lo conoscevo!
se non ho capito male, io quando accendo il computer e mi parte xorg faccio una connessione a localhost, ma potrei farla anche ad un altro host,no? freenx fa la stessa cosa, solo che la fa consumando molta meno banda, giusto? allora perchè non si integra la tecnologia di freenx direttamente in xorg, visto che è gpl?e usiamo ssh per connetterci al nostro stesso pc:D
🙂
Si il senso è quello: per l’integrazione forse bisogna vedere quanto efficiente sia realmente.
Penso che freenx sia un caso di uso limite non riscontrabile normalmente in un ambiente intranet o con normali linee adsl. Se fosse stato realizzato ai tempi del 56k forse l’integrazione sarebbe stata d’obbligo!