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Questa per ora è solo una provocazione ma dopo l’aumento del downtime di Twitter di questi giorni, comincio a pensare che magari si potrebbe iniziare a migrare verso un’altra piattaforma di microblogging. Dopo Twitter e Tumblr, è nato il finlandese Jaiku.
Io mi sono iscritto oggi e devo dire che sono rimasto favorevolmente impressionato: questa è la mia homepage Jaiku. Se qualcuno volesse inserirmi tra i suoi contatti ne sarò ben lieto!
Mi chiedo, però, se anche su Jaiku vige la regola di dover scrivere in terza persona!
Le caratteristiche di Jaiku
La struttura base di Jaiku è simile a quella di Twitter, ovvero un sistema di micromessaggi che offre un ibrido tra la notificazione del proprio status online e il live blogging.
A tutto questo sono state aggiunte diverse funzionalità e maggiori opzioni per la condivisione dei contenuti.
Inizialmente rivolto ai dispositivi mobili, Jaiku offre un set di funzionalità molto avanzate, sia sul fronte della pubblicazione (postare nuovi messaggi, aggiungere icone, personalizzare lo sfondo, generare un badge per il blog) che della socializzazione (crearsi una lista di amici, scorrere gli ultimi aggiornamenti, commentarli, visualizzare la disponibilità, il posto in cui si trovano e il calendario di eventi).
Un’interfaccia pulita permette di gestire l’account anche dal cellulare (solo Nokia per il momento, perché la società Finlandese ha messo a punto un applicativo Symbian, a differenza di Twitter che supporta tutti i modelli) e così condividere in maniera più dinamica i propri spostamenti e aggiornamenti.
Le principali novità rispetto a Twitter sono la presenza di:
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- uno strumento per l’aggiunta dei feed Rss che permette la pubblicazione di informazioni esterne, come, per esempio, il meteo, le notizie, i post di un blog, le ultime foto caricate su Flickr (cosa possibile anche su Twitter, ma bisogna scaricare un tool esterno);
- una opzione per personalizzare la lista di utenti e creare gruppi differenziati (amici, parenti, colleghi) o tematici.
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Come afferma Tommaso, Twitter ha nella semplicità la sua più grande virtù e la sua più grande debolezza.
Una delle più grosse mancanze di Twitter sembrano essere i commenti. Si assiste così ad una serie di interventi in cui le persone utilizzano Twitter come un IM; in questo modo non è facile trovare una serie di messaggi che fino a poco tempo fa sarebbero stati privati, o comunque utilizzati in una conversazione uno a uno.
Jaiku, invece, forte della sua esperienza ha messo appunto alcune accortezze di indubbia utilità, come la messa in successione automatica dei messaggi di reply. Ovvero, permette, ad esempio, di commentare un messaggio all’interno del post originale così se si vuole seguire una conversazione è perché si sceglie di farlo ed ho la possibilità di rileggere tutto dall’inizio.
Jaiku Tools
- Per chi non riuscisse a scegliere tra Twitter e Jaiku, esiste un sito TwitKu che permette di monitorare entrambi gli account su una sola pagina!
- Oppure potrete sempre usare Nitwit una desktop application Cross platform per Linux, Windows and OS X.
- Mentre se siete alla ricerca di client, allora vi posso suggerire il client per Windows Jay-Q e quelli per MaxOsX Juhu e Jaiku OS X widget.
- Interessante anche la possibilità di integrare Jaiku nella vostra homepage di iGoogle con Jaiku gadgetiGoogle.
- Per postare dal proprio client IM (AIM, MSN, GTalk/Jabber, and Yahoo) potete provare IMified e Anothr.
- Jaiku Command Line utility vi permetterà di sentirvi un vero geek perché potrete postare su Jaiku direttamente da riga di comando.
- Infine potete installare un plugin WordPress per Jaiku che vi permetterà sia di visualizzare gli ultimi micropost che di inserirne altri direttamente dal vostro blog.
[via mashable]
Il futuro di Jaiku
Nonostante Jaiku, sulla carta, abbia caratteristiche migliori, resta il problema del vantaggio acquisito da Twitter in questo suo primo anno di vita. A cominciare dalla base d’utenza, Jaiku sembra avere 40.000 iscritti mentre Twitter 60.000 iscritti che aggiornano il proprio stato in media tre volte al giorno (per amor di statistica, Tumblr dichiara di avere 50.000 iscritti che scrivono 10.000 post all’ora, con 250.000 visitatori)
Come è noto, nell’era del web 2.0, è il numero di partecipanti a contare rispetto all’offerta di funzionalità avanzate. Quindi, forse, è ancora presto per capire quale sarà
la killer application del settore, anche perché – ancora una volta – la vera discriminante sarà il word-of-mouth e l’effetto-network che si innescherà tra gli utenti.
Ed ecco che cala un servizio e parte l’altro… e come al solito, come una massa regaliamo dati a tutti. E ci incontriamo come sempre tutti sulla nuova piattaforma credendo di allargare i nostri orizzonti.
Preferisco rimanere nella vita 1.0.
Ciao,
P|xeL
Hai ragione P|xeL … è lo scotto da pagare… ma diciamo che il massimo dei dati personali che si possono regalare è l’email… e un nome.. che di solito è fittizio.
Quello che si regala è sicuramente il trend della rete, gli usi e costumi di un popolo per le statistiche pubblicitarie. Ma quello succede ovunque, anche quando andiamo a fare la spesa con il supermercato con la tessera dei punti.
D’altronde nessuno regala nulla per niente.
Si infatti… ma proprio non riesco a spiegarmi la frenesia di questi ultimi anni nel cambiare in continuazione strumenti che sembrano diventare obsoleti nell’arco di NIENTE.
Tra un po’ esisterà un software al giorno, un network al giorno… e staremo tutti a rincorrerci.
Mi fa proprio impressione.
Ciao,
P|xeL
Arrivato qui dal tuo ultimo post su Jaiku, ringrazio per l’indicazione di Jaikuu per iGoogle, era da oggi che la ceravo!