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L’Encyclopedia of Life è in rete. Si tratta di un ambizioso progetto elaborato da un gruppo di scienziati di tutto il mondo, grazie al quale – da qui a 10 anni – gli internauti avranno a portata di click la classificazione di tutte le specie che popolano e popoleranno la Terra. Un enorme archivio online di tutte le 1,8 milioni di specie conosciute di piante e animali elencate in una “enciclopedia della vita” online, in un progetto da 100 milioni di dollari che servirà da prezioso supporto sia agli studenti che necessitano di informazioni, sia ai governi impegnati nella salvaguardia delle specie a rischio di estinzione.
Encyclopedia of Life è figlia dei tempi e Wikipedia ne è stata l’ispirazione diretta. “Con il suo milione e mezzo di voci – spiegano i creatori di Eol – sul loro sito, ci ha fatto capire che il nostro era un compito gestibile”.
Progetti del genere erano iniziati anche negli anni Novanta, ma la tecnologia non era ancora matura per consentire una creazione veloce ed esauriente. Solo oggi il progetto è divenuto realizzabile, grazie ai progressi della tecnologia, alle tecniche di aggregazione rapida di contenuti e di ricerca, all’incrocio immediato di varie fonti. Non solo: quest’anno cade il trecentesimo anniversario della nascita dello svedese Linneo, il cui contributo fu fondamentale per la catalogazione delle specie.
La possibilità di collaborare è aperta, in stile wiki; basta contattare il sito. Ma ogni testo verrà verificato da una commissione di scienziati che lo autenticherà prima di metterlo online.
Oltre alla pagina web per ogni specie verrà in seguito offerto l’accesso a informazioni sempre più dettagliate, grazie al lavoro della Biodiversity Heritage Library, un consorzio che ospita la maggior parte della letteratura scientifica di rilievo, che scansionerà e digitalizzerà dieci milioni di pagine di opere scientifiche.
Infine, l’Enciclopedia offrirà agli utenti l’opportunità di personalizzare la navigazione e l’apprendimento attraverso lo strumento “my eol”.
La creazione dell’intera enciclopedia della vita richiederà finanziamenti per circa 100 milioni di dollari, e grazie alla donazione di 12,5 milioni da parte di due fondazioni americane (la John and Catherine MacArthur Foundation e l’Alfred Sloan Foundation) è stato possibile lanciare la prima fase del progetto.
Ma alle spalle dell’Encyclopedia of Life ci sono moltissime istituzioni della ricerca internazionale: il progetto sarà guidato da Field Museum Usa, l’università di Harvard, il Marine Biological Laboratory, Missouri Botanical Garden, Smithsonian Institution e la Biodiversity Heritage Library, un gruppo che include il museo di storia naturale londinese, il New York Botanical Garden, e il Royal Botanic Garden a Kew, Inghilterra.University, Marine Biological Laboratory, Smithsonian Institution e Biodiversity Heritage Library sono alcuni dei partecipanti all’iniziativa.
A gestire e organizzare la struttura sarà un team di 25-35 persone.
La nuova enciclopedia si specializzerà soprattutto su animali, piante e funghi. Per ciascuna catalogata saranno archiviati anche materiali multimediali a commento, quali video, testi, immagini e mappe.
L’enciclopedia attingerà dai database esistenti per mammiferi, uccelli, anfibi e piante e i materiali saranno inizialmente pubblicati in inglese, ma presto compariranno anche le versioni nelle altre lingue.
I primi a nascere saranno i capitoli dedicati ad animali, piante, funghi e microbi. A seguire arriveranno i fossili.
Le nuove specie saranno inserite nel database via via che sarà dato l’annuncio della loro scoperta. E il lavoro non mancherà, visto che i biologi stimano che sul pianeta vivano dai cinque ai cento milioni di specie ancora da classificare.
Un archivio prezioso, soprattutto considerando i rapidi mutamenti climatici ed i rischi che pongono per la biodiversità e le specie meno protette.
L’enciclopedia della vita, dicono gli esperti, potrebbe anche aiutare a delineare le minacce a specie dovute a inquinamento, distruzione dell’habitat e riscaldamento globale.
All’idea si sta lavorando in modo specifico dal 2006 ma ci vorrà ancora tempo – dai tre ai cinque anni – per avere online i primi testi completi. Qualcosa, però, dovrebbe essere disponibile in rete già dal 2008. Per completare l’opera si prevede un lavoro di almeno dieci anni. Alcune pagine dimostrative all’indirizzo www.eol.org includono voci sugli orsi polari, riso, funghi velenosi e granchi.
[via corriere, la stampa, Repubblica e GalileoNet]
Bellissimo progetto ! 🙂
mah io avrei dato quei fondi a wikipedia e creato un progetto lì.. non mi piace dover cercare da due fonti una cosa…
Pingback: Levysoft » Il Web 2.0 e la Scienza 2.0: quando si fa e si condivide la conoscenza sul web 18 Febbraio 2008
[…] poi casi in cui con la collaborazione si fa scienza, non la si comunica soltanto: un esempio è la nuova enciclopedia della vita, Encyclopedia of Life, nata all’università di Harvard sotto l’egida del famoso […]