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Recentemente ho letto un interessantissimo articolo sulla Fisica del Web: in molti tratti è abbastanza tecnico per un neofita della matematica e fisica, ma qui vorrei riassumere alcuni aspetti interessanti, come quello che asserisce che il web è un ecosistema aperto.
Considerare il World Wide Web come un ecosistema digitale significa che i nodi della Rete, i collegamenti di miliardi di pagine ivi contenute o i relativi siti internet devono essere considerati, secondo una analogia termodinamica, sistemi aperti.
In un sistema aperto, al contrario di quello chiuso, sono possibili, dal punto di vista termodinamico, un aumento dell’ordine e una diminuzione dell’entropia.
La teoria dei sistemi aperti è governata da fenomeni studiati inteoria dei sistemi termodinamica dei sistemi.Il termine entropia deriva dal greco Εντροπή con il significato di evoluzione ed indica una funzione di stato che viene interpretata come una misura del disordine di un sistema fisico o più in generale dell’universo.
In natura, ad esempio, la vita degli organismi viene mantenuta grazie a uno stato di ordine elevato e di improbabilità (Erwin Schrödinger commentava questo con la frase “l’organismo si nutre di entropia negativa”). Un consumo di energia (entropia negativa) è necessaria per il mantenimento dello stato stazionario, della vita.Come è noto, in scienza della comunicazione, l’informazione è definita da un termine che è formalmente identico all’entropia negativa: si ha così una dimostrazione della corrispondenza esistente tra i sistemi teorici della termodinamica e della teoria dell’informazione.
In un sistema chiuso sappiamo dalle leggi della termodinamica che l’entropia, ovvero l’informazione, può solamente aumentare e mai diminuire, ossia la massima quantità di energia non utilizzabile e non disponibile. Ciò equivale a dire ad esempio che l’informazione peggiora perché diventa rumore, e non si può estrarre più informazione dal rumore che si è generato. Anche l’eccesso di informazione di bassa qualità può essere considerato rumore.
Dal punto di vista delle reti se il Web fosse un sistema chiuso assisteremo gradatamente a un peggioramento della qualità dell’informazione disponibile.
Ma fortunatamente il World Wide Web e Internet si comportano proprio come ecosistemi aperti autoorganizzantesi. Possono insomma passare da uno stato di organizzazione di ordine inferiore a uno di ordine superiore grazie alle condizioni del sistema.
Il meccanismo retroattivo di tali sistemi può raggiungere uno stato di organizzazione più elevata grazie all’apprendimento, e cioè all’introduzione di nuova informazione nel sistema.
Nel caso del Web ciò si osserva quando vengono aggiunte nuove pagine con servizi o contenuti di qualità.
[…]In definitiva ci siamo accorti che le reti a invarianza di scala come Internet e il World Wide Web non si comportano come sistemi chiusi e casuali ma come sistemi aperti che presentano una evoluzione altamente organizzata.
Se volete sapere altro sullo stato stazionario, i processi irreversibili continui e le reti a invarianza di scala del web, allora potete continuare la lettura qui.
Pingback: Dove va a finire l’entropia del web? at Boliboop 26 Aprile 2007
[…] Levysoft ha oggi parlato de La fisica del Web, un articolo di Claudio Pasqua che studia internet come un sistema termodinamico aperto. Riporto due frasi da questo articolo e faccio alcune considerazioni che spero possano interessarvi (e divertirvi). “World Wide Web e Internet si comportano proprio come ecosistemi aperti autoorganizzantesi” “In un sistema aperto sono possibili un aumento dell’ordine e una diminuzione dell’entropia.” […]