Tempo di Lettura: 2 minuti
Oggi 2 Aprile 2007 diverrà una data storica: inizia ufficialmente l’era del DRM free!
Infatti, oggi, a Londra, si è tenuta una conferenza stampa che vede come protagoniste due società, EMI ed Apple, e i loro corrispettivi CEO, Eric Nicoli e Steve Jobs. Da questa conferenza è emersa una notizia bomba: le due aziende hanno annunciato, a partire da Maggio 2007, sarà possibile comprare le canzoni dell’iTunes Store di EMI in alta qualità (256kbps) privi di protezione anti-pirateria (DRM-free) e compatibili con qualsiasi player (quindi non solo iPod).
In particolare, sarà possibile comprare acquistare un brano dell’iTunes Store in due differenti maniere:
- Spendere 0,99 dollari e ottenere un canzone protetta da DRM
- Spendere 1,30 dollari e ottenere una canzone DRM free e di qualità maggiore, 256kbps AAC
Per incentivare l’acquisto dei CD completi, questi ultimi verranno offerti senza alcun sovrapprezzo.
I brani potranno così essere utilizzati su qualunque iPod, sistema Mac, sistema Windows, Apple TV, iPhone e su qualunque lettore MP3 compatibile con il formato AAC, senza alcuna limitazione.
Si prevede che entro la fine del 2007, saranno circa 2,5 milioni i brani DRM-free nel catalogo di iTunes.
Anche se il prezzo, forse è un pò troppo alto (la differenza è di ben 30 centesimi a brano, ma secondo Jobs l’aumento è giustificato da una minore compressione), il passo è stato fatto (è la prima volta che una major del settore abbandona la politica della blindatura a tutti i costi) e il DRM Free inizia a farsi sentire! Ricordiamo, però, che la stessa EMI aveva ricordato che vendere musica senza DRM si sarebbe tradotto in una riduzione dei profitti… forse da qui può scaturire la differenza di prezzi. Comunque sia, il DRM-free ha avuto luce.
Già a Febbraio Steve Jobs aveva accennato a questa eventualità e molti lo avevano preso come un pazzo visionario. Chissà come reagiranno i giornali e la blogosfera!
[fonti: melablog, macblog, BlogGiando e Punto Informatico]
UPDATE 17 Ottobre 2007: Apple ha ridotto il costo della musica senza DRM di iTunes Plus portandolo da €1,29 a 99 centesimi di Euro, lo stesso prezzo, quindi, dei brani codificati con la tecnologia FairPlay DRM. La decisione di Cupertino segue quella di Amazon che offre sul suo negozio di musica online canzoni senza DRM a $0,99.
Era ora che la Apple si desse una mossa.
Molto probabilmente poi in futuro sarebbero stata obbligata da una normativa antitrust.
Evviva. 🙂
Pingback: La fine del DRM? at Boliboop 2 Aprile 2007
[…] fonti e letture consigliateapplewikipedialevysoftestrablogpunto-informaticospider-macjuspolomelablog […]
Ti scrivo quello che ho gia esposto sul blog di Juspolo, dato che la mia opinione non cambia :
Secondo me si tratta di un adeguamento alle circostanze.
I sistemi DRM sono stati adottati per cercare di limitare la diffusione illecita delle proprietà intellettuali. permettendone l’utilizzo solo a chi ha acquistato i diritti all’utilizzo ( comperando quindi una copia di un disco oppure avendo acquistato la canzone da un servizio come iTunes ). Dato che questi sistemi non hanno ottenuto i risultati sperati, ora li tolgono facendola sembrare una iniziativa generosa.. ma mio avviso nulla di nuovo.
Se davvero servizi come iTunes distribuissero le canzoni ( cioè la maggior parte del traffico p2p e BT ) ad un prezzo molto basso ed adeguato alle tasche dei giovani ( principali clienti e principali utenti delle reti sopra citte ), credo che pian piano la mentalità dello “scarico tutto” svanirebbe, e nessuno troverebbe da ridire nel pagare qualche cent per la propria musica.
IMHO 🙂
Pingback: Accordo Storico EMI Apple per la musica DRM Free KromeBlog - il blog di Sergio Longoni 3 Aprile 2007
[…] da LevySoft che la lettera aperta di Steve Jobs contro i DRM abbia avuto un […]
@Longinus: è, come dici, un adeguamento alle circostanze. Ovvero ci si è resi conto che blindare fisicamente quello che si vende non fa altro che spingere i potenziali clienti verso il l’illegalità.
Sulla seconda parte però non sono d’accordo: non c’è un prezzo abbastanza basso confrontabile con “Gratis”, e per me i prezzi fissati da Apple sono abbastanza onesti (Magari occorrerebbe un prezzo diverso se decido di comprare un album intero).
Durante i primi anni delle superiori ricordo che ero disposto a spendere 12.000 Lire circa per acquistare un Singolo (non avevo così tanti soldi neanche io è) quindi “i giovani d’oggi” (come se io fossi vecchio) possono anche sforzarsi di spendere 1,3€ per il Singolo del momento.
Per me la discriminante è tutta appunto nella qualità della musica, se suonerà bene quanto un CD (confrontando i suoni dei Pink Floyd e non quelli di Paris Hilton) sarò ben felice di spenderci un bel po’ di soldi per completare la mia collezione.
Pingback: webwards » Blog Archive » Accordo Emi-Apple: via i lucchetti dalla musica di iTunes 3 Aprile 2007
[…] il primo passo verso una nuova concezione del mercato musicale su Internet? (Fonti: corriere.it, levysoft.it) Nico, 3 Aprile 2007 (Letto 1 volte) (0 voti) Loading … Share and Enjoy:These […]
Pingback: Levysoft » Cosa sono i DRM, approfondimenti sull’accordo Apple/EMI e le polemiche sulla differenza di prezzo tra i DRM e i DRM-Free 3 Aprile 2007
[…] ho parlato dell’accordo tra Apple ed EMI (la casa discografica britannica, una delle quattro Major a spartirsi il 75% del mercato mondiale) […]