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Ieri sono stato all’inaugurazione dell’Apple Store di Roma-Est e devo dire che è stata un’esperienza davvero unica. Devo dire che quando venerdì sera ho visto in anteprima le immagini dello Store ero rimasto un po’ deluso perché sembrava piccolo, forse quasi grande quanto un comune Apple Center (che già avevo avuto modo di visitare tempo addietro): mi aspettavo qualcosa di enorme! Ma come poi, avrete modo di leggere, i miei timori sono stati del tutto fugati.
La giornata è iniziata molto presto: l’apertura era prevista per le 9.00 e Davide ed io siamo giunti lì per le 8.50. La zona non è ancora ben servita dai mezzi pubblici e, purtroppo, molte strade sono in ancora costruzione. Dalla stazione Tiburtina si arriva agevolmente alla Stazione di Lunghezza della FM2 (stazione che purtroppo è un cantiere a cielo aperto… con i sottopassaggi allagati…), da qui si può prendere l’autobus 314 che porta a 300-400 metri dal Centro Commerciale Roma-Est, altrimenti a piedi sono quasi 800 metri.
Durante il tragitto casualmente ci siamo imbattuti in un reporter di melablog.it, the_dandy: è stato curioso venire a sapere di essere entrambi blogger ma ancora di più ci ha stupito sapere che conoscevamo reciprocamente i blog che gestivamo!
L’Apple Store si trova al secondo piano del Centro Commerciale e, ovviamente, lì la fila che ci attendeva era di molto superiore a quella di tutti gli altri ingressi del Centro. Devo dire, però, che all’apertura la gente si è comportata civilmente… cosa che purtroppo non è avvenuta davanti all’ingresso del Apple Store: mentre la gente correva per accaparrarsi i primi posti e la musica degli U2 si faceva sempre più forte, all’improvviso vidi un nugolo di persone accalcarsi presso l’ingresso, respinti solo da tre robusti “gorilla” che reggevano, stretti nelle braccia, centinaia di persone. Inutile, devo dire, la presenza delle corsie salva fila! Il fatto curioso è che molti addetti alla sicurezza erano stranieri (forse in Italia non ne abbiamo di così grossi…).
Dopo aver fatto 3-4 minuti di fila, stretto come una sardina e incuriosito dal fragore che rimbombava nel negozio, finalmente riesco a superare le barriere… ed ecco che, appena entrato, davanti a me tutti i ragazzi dello Store applaudivano i nuovi arrivati, che venivano fatti entrare a scaglioni per evitare la ressa dell’ultima maglietta. La sensazione che mi ha dato, ovviamente studiata, è stata quella di enfatizzare l’importanza del cliente: ero tra i primi mille e in quanto tale avevo diritto alla maglietta ricordo nera con il logo della casa di Cupertino!
Una volta dentro noto subito l’arredo minimalista ed essenziale del negozio, costruito con soli tre materiali: vetro, acciaio e legno. E’ evidente che lì, l’attenzione dei clienti deve essere focalizzata sulla tecnologia, piuttosto che sull’arredamento! Intanto, nel caos della gente che fotografava (presumo ci fossero molti fotografi di giornali stranieri)… faceva riprese… e correva da un tavolo all’altro dei 370 metri quadri del negozio … mentre io vengo preso da un momento di sconforto: “e adesso? Io non sono un Mac User… ma ho intenzione di comprarmi un gioiellino di Cupertino.” Ero quindi lì per farmi un’idea di cosa offrisse. Vedere centinaia ci persone che avevano già le idee chiare mi ha un po’ spiazzato ma poi mi sono subito ripreso: il sito della Apple e le testimonianze dei miei amici sono state sicuramente molto esaurienti ma vedere e provare dal vivo quella tecnologia è stata tutta un’altra cosa.
Ed è appunto quest’ultimo concetto che intendo sottolineare e che rende l’Apple Store un negozio unico in Italia, un negozio già proiettato in avanti anni luce: ogni cosa presente nell’Apple Store si può provare e toccare con mano, dal MacBook al MacBook Pro, dal MacMini all’iMac, dall’AppleTv al Mac Pro (con schermi da 32 pollici). Ma non c’erano solo computer: si potevano testare anche gli iPod, gli iPod shuffle e gli iPod Nano. Per non parlare, poi, degli AirPort Base Station e di tutti gli accessori disponibili! Da quanto mi posso ricordare ho contato 30 iPod (tra video e normali) e 50 computer Apple, senza parlare di uno spazio dedicato ai bambini (con 4 iMac) e della presenza di una connessione wireless liberamente utilizzabile, cosa che ha permesso a molti, dotati del proprio portatile, come appunto the_dandy, di navigare su internet e magari spedire qualche foto in anteprima. Insomma nonostante ci fossero moltissime persone, l’accesso alle postazioni era facilmente fruibile e si trovava facilmente un computer libero.
Personalmente ho migrato da una postazione all’altra alla ricerca della migliore configurazione possibile, comparando applicativi, velocità e prestazioni. Come dicevo, su ogni postazione era possibile provare tutte le potenzialità dei prodotti, senza alcuna fretta e senza l’occhio vigile del commesso: se poi si aveva qualche dubbio era possibile fermare uno dei ragazzi dello Store (detti Mac Specialist) che, con molta gentilezza, avrebbe risposto a tutte le vostre domande. Lo dico, non per fare pubblicità, ma perché verso la fine abbiamo fermato uno di loro per circa mezz’ora chiedendogli consigli hardware e software, su come si poteva configurare una cosa piuttosto che un’altra.
Una curiosità: mentre usavamo la funzionalità di Bluetooth per inviare sui nostri cellulari alcune foto scattate con la camera integrata di un iMac ci siamo accorti che ben 42 cellulari avevano attivo il Bluetooth nel solo Apple Store!
In definitiva sono rimasto sbalordito da questa “nuova visione di negozio” perché subito dopo il nostro giro all’Apple Store, siamo andato al megastore della tecnologia Saturn e, vendendo degli iMac in esposizione mi sono subito fiondato a provarli (oramai ci avevo preso gusto…) ma purtroppo una schermata di richiesta password ha fermato le mie intenzioni! Da Saturn Tutti i computer Apple (ma anche i PC Windows) erano bloccati in maniera da non permettere a nessuno di provarli, se non sotto la stretta supervisione di un commesso. Se poi per un PC è quasi inutile la prova sul campo (data la scarna dotazione di software in dotazione) non è lo stesso per i MAC che sono talmente ricchi di applicativi geniali che, la sola loro visione libera, farebbe incrementare le vendite in un baleno (ho avuto modo di visionare anche Office 2004 per MAC e devo dire che è un passo avanti rispetto a tutti i precedenti pacchetti di Word + Excel + Powerpoint di Microsoft, avvicinandosi un po’ a quello che adesso è Office 2007).
Ed è questa forse la chiave di volta: la Apple ha creato una catena di negozi che non ha paura di mostrare le potenzialità dei propri computer e non ha paura dei propri clienti che non sono di certo visti come famelici divoratori di hardware! Purtroppo Saturn, come tanti altri negozi in tutta Italia, ha seguito la moda tradizionalista e secondo me ha perso un’occasione. Quando ho chiesto ad uno dei ragazzi della Apple se tutta quella gente che toccava i computer, creava loro dei problemi, lui mi ha serenamente detto che ogni mattina riavviavano i PC e ad ogni riavvio veniva ricaricata l’immagine disco originale! Insomma un metodo semplice ma efficace!
Dopo la differenza di approccio al cliente dei negozi Apple Store – Saturn, ho potuto comparare anche quella tra Tiger e Vista. Finalmente, infatti, sono riuscito a trovare un PC con Windows Vista aperto, senza password, (forse per una banale dimenticanza). Purtroppo, il mio problema, era che avevo passato le ultime due ore e mezza a lustrarmi gli occhi all’Apple Store (dico la verità, ho provato così tanti applicativi, molti anche professionali, che penso non ci sarei mai riuscito da solo) per cui dopo solo 5 minuti di utilizzo e verifica di tutte le nuove potenzialità grafiche e non di Vista, ho provato un non so che di déjà vu. E’ stato tutto come vedere solo una copia abbellita di Windows XP, con una bella sidebar e taskbar con anteprime (cose, però, già presenti da anni per XP come programmi a parte), un effetto WOW (Alt+TAB), e una grafica rinnovata dall’uso di icone più appariscenti. Il resto era il classico XP, con i classici problemi. Ho usato la funzionalità di Trova ma anche qui, nonostante avesse la ricerca Live, non trovava tutti i risultati sperati, costringendomi ad andare a settare dei parametri aggiuntivi nel menu Avanzate (Spotlight di Tiger, invece, mi ha stupito, oltre che per la velocità, anche per la sua perfetta indicizzazione dell’hard disk Journaled ). Inoltre con un solo Gigabyte di Ram, Vista rallentava vistosamente all’apertura di soli 2-3 programmi, mentre con un semplice iMac Dual Core e con la stessa quantità di memoria, sono riuscito ad aprire 10-12 programmi tra quelli presenti nel barra delle applicazioni (alcuni anche piuttosto pesanti) senza riscontrare rallentamenti troppo evidenti.
Sono rimasto estasiato vedere che Tiger ha le stesse basi Unix/Linux che tanto conosco bene: ha il suo bel terminale, che si apre nella home dell’utente (tipo /user/antonio), esiste la mia amata ksh, una versione per Unix della bash linux, il controverso vi (su linux si chiama vim), ed è possibile installarci sopra il porting di Gnome ma anche tante applicazioni Linux. Insomma credo, e non me ne vogliano gli amanti di Linux, che il Mac racchiude in sé la potenza di Linux con una grafica spettacolare. Certo, non è OpenSource e forse solo adesso con Ubuntu e i vari Beryl e Compiz, si riescono ad ottenere risultati analoghi.
Ma penso che sia questa particolare fusione ad avermi convinto, sempre più, a passare ad un Mac!
Sono, infine, rimasto affascinato dal concetto di Diffusione della Cultura che si respirava nell’aria, tipica di una community. A partire dal lungo tavolo in legno presente in fondo all’Apple Store: il Genius Bar, ovvero il luogo dove è possibile andare con il proprio MAC portatile e trovare consigli, assistenza pratica di tipo tecnico e imparare trucchi di ogni tipo. Ovviamente, tutto all’istante e gratuitamente.
Quando ero all’Apple Store, mi hanno anche dato una tesserina (“Incontriamoci“) con la quale è possibile fissare, sempre gratuitamente, un incontro one-to-one con uno dei tecnici per 1 ora per chiedere informazioni su tutto quello che vi interessa del mondo Mac.
Per i più esigenti, è possibile sottoscrivere ProCare, un abbonamento annuale di 99€ (acquistabile online) per avere fino 52 di lezioni (una a settimana), presso sempre l’Apple Store, della durata di 1 ora ciascuna, per conoscere approfonditamente l’utilizzo di tutti i programmi che vi interessano, dall’editing video alla composizione musicale, dalla gestione delle foto alla creazione ottimale di un DVD.
Infine, è possibile seguire una serie ciclica di seminari gratuiti (dal 1 Aprile al 30 Aprile), sempre presso l’Apple Store. Si parlarà di Mac OS X Tiger, iPhoto, iMovie HD, iDVD, GarageBand, iWork, iWeb, iLife, iPod, iTunes, Podcasting.
Se poi non volete spostarvi da casa e l’Apple Store di Roma è troppo lontano per voi, potete sempre seguire questi video corsi universitari del Campus Satellitare del Salento già segnalati qualche giorno fa.
Insomma, un’esperienza davvero unica, sono contento di aver partecipato a questo evento!
N.B. Nel nel account Flickr ho pubblicato le foto dell’inaugurazione. Le foto presenti in questo articolo e su Flickr sono state gentilmente concesse da Davide.
UPDATE: Per completare l’articolo, ecco due video di Davide che spero vi diano una visione d’insieme dell’Apple Store e della folla che c’era durante l’inaugurazione di ieri:
Su Youtube trovate altri video dell’inaugurazione dell’Apple Store di Roma Est.
Che invidia! Chissà quando esisterà qualcosa di simile dalle mie parti!
Ciao,
P|xeL
Invidia e felicità, sono contento tu sia rimasto affascinato da questo mondo che cattura sempre più utenti.
io stesso stento a crederci … da sempre PC addicted, adesso … MAC e basta al di fuori del lavoro!!!
Pingback: Levysoft » Tutti i Pesci di Aprile del 2007 2 Aprile 2007
[…] sto valutando l’acquisto di un MAC, sarà perché cerco conferme, sarà perché proprio ieri avevo asserito che il MAC, secondo me, con Tiger, assomiglia sempre più ad una distribuzione Linux solo che non […]
Ciao,
su http://www.migliorforum.com/pontedinona/ c’è un forum dedicato al centro commerciale roma est…
A quando il prossimo nuovo acquisto? 😉
Astasia