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La notizia di questi giorni era che CISCO aveva fatto causa alla Apple per violazione delle norme a tutela dei marchi e dei brevetti, avendo usato in maniera illegale il nome iPhone, rivendicandone la paternità dell’uso esclusivo del marchio, registrato nel 2000, dopo l’acquisizione di InfoGear Technology, che aveva registrato il marchio. Ma pare che, secondo, Jay Behmke, un esperto in materia, CISCO abbia perso i diritti di uso del nome iPhone un anno fa.
Come racconta schiaccianoci, il marchio iPhone:
era stato registrato nel 1999, per mantenerla attiva allo scadere del sesto anno (entro il 16 novembre 2005) avrebbero dovuto inviare un documento dove dichiaravano l’utilizzo di questo marchio. Ma si sono dimenticati… ma il dipartimento proposto è generoso e da ben altri 6 mesi di tempo (facendo pagare una penale) per tenere attiva la registrazione. La data ultima è diventata quindi il 16 Maggio 2006… e magia ben 12 giorni prima dello scadere il 4 Maggio 2006 hanno finalmente inviato la documentazione compilata… della serie ci eravamo quasi dimenticati!
Probabilmente questo aneddoto andrà a favore della Apple in sede legale.
UPDATE: Il marchio iPhone registrato da Cisco risale all’11/16/1999 (Reg. No. 2293011). Per mantenere attiva la registrazione è obbligatorio compilare una dichiarazione d’uso prima del sesto anniversario della data di registrazione. In questa dichiarazione bisogna confermare di aver usato il nome in modo continuativo per sei anni.
Cisco l’ha compilata un po’ in ritardo ma ha portato come prova del fatto che stava ancora usando il nome del prodotto, una foto della confezione dell’iPhone al momento in vendita.
In questa immagine appare la scatola del Cordless Internet Telephony Kit Linksys CIT200, su cui è stato applicato un adesivo che mostra la parola iPhone, che non sembra apparire in altre zone della confezione o sul manuale.
Apple potrebbe quindi tentare di provare davanti a una corte federale che Cisco non stava veramente usando il nome, ma lo ha rispolverato quando stava per arrivare il prodotto Apple.
[via schiaccianoci e dgmag e The Inquirer]