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Ha iniziato ieri sera il TG5 sbrodolando termini come Malware, Adware, Spyware e poi oggi ho letto l’articolo su Repubblica: In ginocchio l’internet italiana tutta colpa dei virus sui computer.
Io personalmente non ho di questi problemi, ma pare che mezza Italia non riesca a navigare. Già qualche giorno fa Davide, da quel di Trieste, mi aveva segnalato di non riuscire a raggiungere, con una connessione Alice ADSL, il suo sito e nemmeno il mio. All’inizio, siccome entrambi i siti risiedono su UpsHost BlooWeb, pensavo fosse un problema di allineamento dei DNS che non avevano ancora propagato l’IP su certi server. Ma pare, invece, che forse questo è un problema comune a molti, visto che sembrano essere utenti di molti diversi provider.
Su Repubblica leggo:
la causa è un’epidemia di malware, spyware e adware che sta colpendo i server Dns di tutti gli operatori”, dicono da Telecom Italia.
Tradotto: molti utenti hanno computer infetti da file cattivi, parenti dei virus informatici: spyware e adware, appunto. File che generano traffico all’insaputa degli stessi utenti, aprendo connessioni con altri computer, inviando e-mail. Lo fanno di solito a scopi di marketing, per monitorare le abitudini di navigazione degli utenti o per inondarli di pubblicità. In questo moto, intasano con un surplus di richieste i server Dns degli operatori.
I Dns sono come le rubriche telefoniche del web. I computer le consultano ogni volta che l’utente digita l’indirizzo di un sito web su un browser o usa un altro servizio internet basato su un nome a dominio, come la posta elettronica. I Dns danno al computer la direzione giusta per raggiungere il computer che può fornire quel servizio, in base al nome a dominio digitato.
Ma se ci sono troppi computer che vogliono consultare queste rubriche, perché manipolati da spyware e adware, è ovvio che il traffico sul web diventa come sulle autostrade durante l’esodo di agosto: a rilento, a passo d’uomo o proprio bloccato.
[…]
E’ il quarto giorno che l’Adsl è collassata. Per mandare un e-mail occorrono 20 tentativi e tutto il resto è fermo come un sasso. Il problema interessa un intero Paese e perfino le banche hanno problemi con le linee dati
Io sono scettico sul motivo: penso che se il problema esiste, la causa non possono essere solamente i Malware, Adware e Spyware: sono sempre esistiti e non credo che ora siano prolificati in tal misura da mettere in ginocchio i server DNS. Che sia in corso un qualche tipo di attacco distribuito DDoS?
Voi che ne pensate? Quale potrebbe essere la causa? Avete anche voi questi problemi? Mi farebbe piacere avere una vostra versione dei fatti.
Ma ecco come Repubblica ci dice di risolvere il problema, affacciandosi alla grande sul mondo dell’Opensource:
Eppure la soluzione è a portata di mano: basta riconfigurare le opzioni Dns sul proprio computer. Facile, anche se l’utente comune non lo sa. Su Windows, bisogna cliccare su Start/Impostazioni/Pannello di Controllo e poi entrare in Connessioni di rete. Qui cliccare con il tasto destro sul nome della connessione in uso, poi su Proprietà (dal menu che appare) e, nella nuova finestra, selezionare Protocollo Internet (TCP/IP) e clic su Proprietà. Il consiglio è attivare l’opzione Utilizza i seguenti indirizzi server DNS. A questo punto si possono usare gli Open Dns (http://www.opendns.com). A differenza degli altri Dns, quelli Open non sono gestiti da nessun operatore in particolare ma sono distribuiti sul territorio e hanno anche funzioni aggiuntive: avvisano se l’utente è finito su un sito-truffa. Per usare gli Open Dns bisogna compilare quei campi con questi numeri: 208.67.222.222 (DNS primario) e 208.67.220.220 (DNS secondario). Così ci si emancipa dai problemi che a periodi possono colpire i Dns italiani.
Infine, il consiglio è di fare una scansione con software antispyware gratuiti (per esempio Adaware). Serve a ripulire il proprio computer dall’eventuale presenza di quei file cattivi e accertarsi così di non essere parte in causa del problema che sta paralizzando l’Internet italiana.
Il problema è così sentito che Telecom, ha istituito un numero, il 19122, che fornisce soluzioni tecniche adeguate, che poi sono sempre le stesse: un buon antivirus, da lanciare di tanto in tanto, giusto perfare un po’ di pulizia.
Inoltre suggeriscono anche di utilizzare i seguenti server DNS: primario 151.99.125.1 e secondario 151.99.0.100.
Tutto il tam-tam mediatico a causa della temuta pandemia d’influenza aviaria produsse soltanto il ben noto spaventoso crollo degli acquisti di carne di pollo senza che in Italia si sia tutt’oggi sentito parlare anche di un solo caso conclamato.
Ora questa nuova “scoperta dell’acqua calda” non farà altro che dissuadere i molti titubanti che vorrebbero timidamente avvicinarsi alla Rete per la prima volta dall’interessarsi a tutto ciò che concerne la connettività globale.
“Meglio la TV, internet è un bidone”. Non suona pressappoco così?
Concordo in pieno…
La causa non è e non può essere “malware o spyware”…
Semplicemente quella è la notizia che hanno dato in pasto i miedia ai milioni di Ut0nti/newbie che ci sono a giro per placarli un po’ e magari mandarli a spendere un po’ di soldi in «software di protezione» proprietari… :/
Quanto ci vuole a capire che la soluzione c’è ed è free?!
Nelle ultime settimane ho notato un rallentamento pazzesco delle linee Telecom Alice (io ho la fu BB Box) nelle ore serali, mentre in piena notte tutto funziona come prima.
I DNS telecom sembrano continuare ad avere problemi, ma ho risolto usando quelli di OpenDNS.
Il tutto comunque sembra iniziato con il guasto di Halloween
Ne ho parlato in un post qui.
1. A leggere i suggerimenti di Repubblica, la soluzione mi sembra “a portata di mano” come può esserlo la soluzione del mistero del triangolo delle Bermuda.
2. Io resto scettico sulle spiegazioni fornite dalla stessa telecom (mi sembra di aver letto su Punto Informatico che quelle dichiarazioni riportate dai telegiornali siano spiegazioni date da telecom), che parlano appunto di epidemia di virus e malware. Il fatto poi che la stessa cosa la scriva un giornalista non significa assolutamente niente.
3. Mi limito a constatare che da quando telecom ha lanciato il prodotto alice 20 mega, la mia adsl 4 mega in upload è passata da una velocità di 32 kb/s a 10 kb/s di giorno e 20/25 di notte (quando c’è meno traffico sulla rete? Ah no! Quando i malware vanno a dormire…). Non parlo della velocità in download perché credo che la mia adsl in download non arrivi neanche a una 2 mega. E quindi dove ho 4 mega? Sulla dicitura della bolletta a fianco dell’importo che pago a telecom tutti i bimestri, lì sopra ho una 4 mega, è scritto chiaro e quindi deve essere così.
4. Infine, visto che siamo in argomento: sono mesi (esattamente da quando hanno introdotto l’offerta 20 mega) che io e qualche milione di italiani che abbiamo la 4 mega flat paghiamo per la 4 mega *lo stesso prezzo* della 20 mega. Perché? Perché con la stessa società un prodotto di fascia inferiore ha lo stesso prezzo di uno di fascia nettamente superiore? Nessuno lo sa, è un mistero. Come diceva Alberto Sordi in “Detenuto in attesa di giudizio”: Come è possibile che potete fare quello che fate?
5. Resterò con telecom solo fino a quando il primo operatore non mi porterà in casa un’alternativa vera, *con la proprietà dell’ultimo miglio*, aspetto quel giorno come un bambino aspetta il Natale
io una volta per sbaglio ho preso un virus e ho rotto internet per 2 giorni..
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[…] Leggendo qua e là pare che il problema sia (cito) “un’epidemia di malware, spyware e adware che sta colpendo i server Dns di tutti gli operatori”. Tradotto: molti utenti hanno computer infetti da file cattivi, parenti dei virus informatici: spyware e adware, appunto. File che generano traffico all’insaputa degli stessi utenti, aprendo connessioni con altri computer, inviando e-mail. In questo modo, intasano con un surplus di richieste i server Dns degli operatori; il traffico sul web diventa come sulle autostrade durante l’esodo di agosto: a rilento, a passo d’uomo o proprio bloccato. […]