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Su Tetsuo.it ho trovato un interessante articolo sul Web 2.0 che parla di come Internet torni ad essere in possesso degli utenti che non solo se lo organizzano a piacimento, ma possono usufruire dell’esperienza della community per trovare più semplicemente le informazioni di loro interesse.
Il web come lo conosciamo è destinato a scomparire, la diffusione di internet e le velocità sempre maggiori ci stanno portanto verso una nuova concezione dell’uso del computer. Vediamo di cosa si tratta.
Nel web 1.0 un piccolo numero di editori pubblicano informazioni per molti lettori. Troviamo un vasto numero di articoli, news, tutorial, recensioni e quant’altro e a noi non resta che fare una scelta. Recentemente però gli utenti hanno maggiori possibilità di inserire i loro contenuti, un esempio lampante è Slashdot e tutti i vari derivati di phpNuke, ma anche i blog e le sempre più diffuse wiki.
Siamo arrivati a un punto dove la quantità di informazioni è tale che un motore di ricerca da solo non è in grado di rispondere a tutte le nostre esigenze. Ovvero abbiamo raggiunto il punto di saturazione del web come lo conosciamo, per questo è stato introdotto da pochi anni il suo successore: il Web 2.0.
Lentamente stanno facendo capolino servizi 2.0 e hanno spesso un incredibile successo.
Un sito (o meglio un “servizio”) 2.0 si distingue da varie caratteristiche. La filosofia di base consiste nel decentralizzare l’informazione e slegarla dalla sua fonte. Rendere quindi i contenuti disponibili in forma semplice e chiara in modo che possa essere usata e reinterpretata da altri servizi. Un esempio su tutti sono i flussi RSS [ Abbreviazione di Really Simple Syndication (trad. libera: distribuzione molto semplice). E’ un formato di interscambio di informazioni nato inizialmente per dare modo a siti di news e blog di distribuire e scambiare le proprie novità in uno standard semplice e veloce da interpretare. Le applicazioni dell’RSS si sono in realtà ampliate notevolmente tanto che qualsiasi tipo in informazione può essere distribuita in questo formato. L’utente finale può usufruire dei flussi RSS tramite software chiamati News Aggregators. ].
Si tratta di pubblicare le informazioni invece che in HTML in XML, ovvero un linguaggio standard accessibile facilmente da più applicazioni. Queste informazioni possono essere quindi raccolte e riproposte, organizzate, rimescolate, selezionate, filtrate e categorizzate non solo dai creatori dell’applicazione ma dall’utente stesso!
Questi dati vengono letti da applicazioni Web 2.0 che le ripropongono solitamente grazie a un po’ di recente magia chiamata AJAX (Asynchronous JavaScript and XML) o dal più conosciuto Macromedia Flash.
Alcuni ottimi esempi di questo tipo di applicazioni sono: Delicious che consente di organizzare i bookmark in modo collaborativo tra tutti gli utenti del sito; Flickr per la gestione di immagini; GoogleMaps che conosciamo tutti.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg. L’idea del Web 2.0 è anche quella di portare le comuni applicazioni che usiamo ogni giorno dal nostro computer al web. Per scrivere un documento non dovremo lanciare un word processor, ma basterà aprire il browser, andare su di un sito specifico, scrivere il nostro testo e salvarlo direttamente su internet. Il documento sarà così accessibile ovunque, su qualsiasi piattaforma (linux, mac, windows, …) e potremo decidere se e come condividerlo con altri.
In questo modo non solo avrete a disposizione i vostri scritti ovunque, ma se lo desiderate potrete renderli disponibili all’intero web.
Applicazioni del genere esistono e anche se sono per lo più in beta, questa è la direzione del web 2.0. Potete fare qualche prova con Writely o con FCKeditor, se preferite un Instant Messenger online provate Ajax IM, oppure per la gestione delle to-do list Backpack.
E’ recente l’uscita di SynchroEdit: un sito dedicato all’ editing sincrono multiutente su Web che permette a più utenti di lavorare in contemporanea allo stesso documento via browser. Tipo SubEthaEdit, ma Open Source (in futuro) e multipiattaforma.
[via downloadblog e Waxy.org Links]
Io ho un blog: se volessi farne un libro? È fattibile? È su blogspot, ha i feed Atom.
(Rispondimi anche via email…)