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Si chiama Semacode e, come lo definisce l’inventore Simon Woodside, è “semplicemente un URL trasformato in codice a barre”.
Semacode è un software distribuito secondo la licenza Public Domain sviluppato per trasformare gli indirizzi web in particolari codici bidimensionali con speciali caratteri a prova d’errore, che possono essere letti e decodificati dai telefonini con la fotocamera(cameraphone e smartphone).
Per creare simboli semacode basta avere il programma apposito ed una normale stampante a getto d’inchiostro, mentre per decodificare un simbolo semacode (o datamatrix) è necessario un fotofonino, un browser (solitamente Opera) e il software Semacode.
Grazie ad un apposito software, il cellulare legge il semacode e apre la pagina Web corrispondente, senza necessità di digitare l’indirizzo sulla piccola tastiera del telefono.
Tra gli sviluppi futuri, la possibilità di inserire i semacode sui prodotti: per raggiungere la pagina Web del produttore (o la sezione assistenza), l’utente non dovrà fare altro che “puntare” il proprio telefonino sul codice. Alla fermata del bus, un semacode permetterà all’utente di visualizzare sul Web la mappa della città con la posizione del bus in tempo reale. I turisti potranno vedere sul display del proprio cellulare dove si trovano e quali posti visitare, grazie a semacode sparsi nei punti di maggiore interesse. Gli appassionati di musica potranno “puntare” il cellulare sulla locandina del concerto e visitare la pagina Web per acquistare online i biglietti.
Ma c’è di più. Su downloadblog.it leggo che grazie a Semapedia, il punto di incontro della tecnologia Semacode e l’enciclopedia virtuale Wikipedia.
La tecnologia semacode associa a figure in bianco e nero ad indirizzi internet. Fotografando, qiondi, l’immagine con il cellulare saremo in grando di leggere un articolo su Wikipedia senza conoscerne l’url. Con Semapedia sarà quindi possibile posizionare queste particolari immagini in prossimità di monumenti ed opere d’arte e chi passerà di lì potrà appagare la propria sete di cultura senza dover acquistare una guida specifica (sempre che esista).
E poichè tutti possiamo aggiungere informazioni ad un articolo su Wikipedia, chi usa Semapedia lo potrà fare anche via cellulare.
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