Tempo di Lettura: 2 minuti
Eh si questa volta non ho intenzione di descrivere il Bill Gates del mondo informatico ma un Bill completamente diverso, quello buono, quello altruista.
Ho letto un articolo su Le Scienze sulle generose donazioni fatte dai coniugi Gates e c’è da rimanerne sbalorditi. La rivista Times ha messo Bill e Melinda Gates sulla copertina del primo numero del 2006, nominandoli “Persone dell’anno” insieme al cantante Bono per il loro impegno contro la povertà e le malattie. Ma questo onore non è dovuto alla straordinaria cifra che hanno devoluto alla Gates Foundation (che, con 29 miliardi di dollari, è di gran lunga la più ricca charity del mondo), quanto per il modo in cui affrontano le cause a cui scelgono di contribuire e per l’impatto della loro presenza su tutto il sistema delle donazioni (grazie ai rigorosi criteri di selezione dei progetti da finanziare e ad un attento controllo dei risultati ottenuti).
La Bill & Melinda Gates Foundation ha, nei soli Stati Uniti, ha comprato computer e accesso ad Internet per 11.000 biblioteche che servono 14 milioni di cittadini (lo so qui direte che il sistema operativo era Microsoft e via dicendo…), mandato all’università più di 9000 ragazzi di minoranze etniche e costruito oltre 846 alloggi per i senzatetto. Ma l’impegno maggiore della fondazione riguarda però la salute globale, a cui va il 60% della sua spesa annua (che è praticamente pari a quella dell’OMS). Lo scopo è quello di portare i progressi della ricerca medica alle popolazioni dei paesi in via di sviluppo colpite da malattie come tubercolosi o malaria. La fondazione ha così deciso di concentrarsi sulle patologie che da un lato causano il maggior numero di disabilità e decessi nei paesi poveri e dall’altro ricevono meno attenzione e risorse, riuscendo così a ricoprire il 38% del carico sanitario mondiale.
Si calcola che gli investimenti della Gates Foundation in programmi di vaccinazione abbiano già salvato almeno 700.000 vite nei paesi in via di sviluppo, ma il maggior successo, dicono gli esperti del settore, sta nel riuscire a cambiare il modo in cui la gente (e i potenziali grandi donatori, a cominciare dai governi) guarda a questi problemi a al modo di risolverli. Addirittura sono riusciti ad introdurre nel mondo della filantropia criteri tipici di quello delle aziende, come l’efficienza sui costi e l’attenzione ai risultati.
mmhhh
chi fa virus salva gente da virus e malattie…
i paradossi del nostro tempo.
certo che l’idea (speriamo che resti tale) di Bill di trasportare vaccini con le zanzare OGM (l’ha detto durante il LIVE8) è veramente orribile… ti vaccini anche se non vuoi, basta che ti pungono!