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Per la modica cifra di 40 milioni di dollari, Yahoo!, dopo Flickr, ha acquistato il miglior sistema di bookmarking sociale e di tagging, del.icio.us, con la speranza di sfruttarne il suo successo nel Web 2.0. Considerate che sono 300mila gli utenti che si sono gratuitamente iscritti fino ad ora al servizio e un milione sono i link archiviati.
C’è, però, chi sostiene che Digg è già una generazione avanti e che Clipmarks ha già introdotto concetti tecnicamente più avanzati per la gestione dei bookmark. Quel che è sicuro è che del.icio.us è il capostipite dei siti Web 2.0 per cui speriamo che Yahoo! riesca a dare una ventata di freschezza a questo utilissimo sito visto che, da quando è uscito, ha introdotto pochissime novità se non un restyling grafico.
Joshua Schachter, fondatore di Del.icio.us, ha dichiarato: “Stiamo unendo le forze per realizzare la mia visione di un sistema che permette di ricordare cose (link e pagine Web) in modalità comunitaria. In fondo si tratta di una condivisione di memoria”.
Schachter, probabilmente, si trasferirà nel quartier generale di Yahoo per supervisionare l’implementazione del progetto mentre i suoi otto attuali dipendenti saranno dislocati in sedi periferiche che saranno presto attivate.
Ma come è nato del.icio.us?
Joshua Schachter ha avuto una felice intuizione nel 1998, quando decise di realizzare Memepool, una sorta di antesignano di Del.icio.us. Sembra un blog, con link correlati ad argomenti di ogni genere, ma ovviamente – perché all’epoca non esistevano – non integra un sistema di instant publishing per il pubblico. Gli utenti che volevano collaborare potevano spedire una mail agli amministratori, Schachter e Jeff Smith, e segnalare contenuti online. Il passo successivo, nel 2003, è stato quello si realizzarne una versione avanzata di facile accesso e con strumenti intuitivi per la condivisione. Dallo scorso marzo il fenomeno è esploso in tutto il Web.
Yahoo, come i suoi diretti competitor, sembra voler affidarsi totalmente alla pubblicità online e non attivare servizi a pagamento che possano inficiare l’audience dei servizi di social networking. Testi, foto, contenuti multimediali auto-prodotti sono diventati gli elementi chiave per le nuove politiche commerciali. La condivisione dei profitti, invece, non è stata ancora contemplata. Se i lavori realizzati da un utente e postati online creano profitto all’azienda proprietaria della piattaforma non bisognerebbe forse vantare un credito? Si chiama revenue share, le aziende sanno bene di che cosa si tratti.
Se però, l’aquisizione di del.icio.us da parte di Yahoo! siete alla ricerca di un sistema di social bookmarking alternativo, allora vi consiglio (via downloadblog) Blogmarks.
Realizzato da Upian, creatori anche di HotLinks, il sistema nasce con tre obiettivi: un design pulito e più visuale di delicious, utilizzo di Atom, e link associati a miniature della pagina come caratteristica per distinguersi dagli altri servizi similari.
Articolo tratto da Punto Informatico