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Nasce un nuovo motore di ricerca: si chiama BigClique.
Disponibile in 17 diverse lingue, tra cui l’italiano, il search engine è stato realizzato ed è di proprietà di un afro-americano, Femi Olu.
La novità sta nella tecnologia del motore, capace di offrire soltanto ciò che si desidera ottenere e tagliando fuori tutto il superfluo.
Il segreto di questo successo è racchiuso in una serie di algoritmi incastonati in un’infrastruttura che si basa su Java.
Secondo quanto afferma la nota diffusa dal management che sta dietro al motore, l’indicizzazione delle pagine Web si serve di meta tag, dei testi delle pagine, dell’analisi della struttura dei link e di tutta un’altra serie di segreti tecnici ignoti e protetti da copyright.
Niente di nuovo, insomma, sotto il sole dei search engine: dire java e segreti tecnici basteranno a spianare la strada a BigClique verso il successo? Io sono scettico! Consiglio comunque di testarlo per vedere cosa ne esce fuori.