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Come si è evoluto il navigatore itaiano? Una ricerca ISPO presentata dall’Osservatorio AIE (Associazione Italiana Editori) ha cercato di raccontare come gli italiani percepiscano e utilizzino la rete.
A loro avviso, si assiste ad un fenomeno paragonabile all’approccio e all’avvicinamento che il navigatore italiano inesperto ha avuto nei confronti dei contenuti e delle informazioni negli anni passati. Questi è infatti passato da una navigazione non organizzata e generalista ad una scelta marcatamente distinta e voluta tra una navigazione generalista ed una navigazione in siti e fonti specializzate (fase decisamente evoluta).
L’idea si basa su una teoria che hanno elaborato analizzando i dati Nielsen NetRatings riguardo i domini e siti generalisti più visitati nell’ultimo anno.
Osservando il grafico, si nota come oltre un’anno fa, la maggior parte dei navigatori scegliesse una moltitudine di portali generalisti con una “differenza numerica ridotta” tra le varie fonti consultate.
Quest’abitudine è servita ad indicare la strada al navigatore inesperto e trasformarlo nel tempo, in navigatore esperto.
Un anno dopo, il navigatore sceglie chi consultare e distingue la navigazione in “generalista” e “specializzata“, denotando un’aumentata confidenza ed una maturità nell’uso della rete, adattandolo alle proprie varie e diverse finalità.
Inoltre:
– Il “Gap” tra le fonti di informazione generaliste 12 mesi dopo è cresciuto smisuratamente.
– All’aumentare dei navigatori italiani on-line non si nota una netta ed eclatante crescita dei portali generalisti (che peraltro,eccezione fatta per virgilio.it e iol/libero.it, sono stabili o addirittura negativi).
– Il navigatore ormai maturo dedica parte delle sue ore di navigazione a siti specifici e specializzati, abbandonando i generici.
Dunque, per cosa si usa Internet in Italia?
Spesso per raccogliere informazioni (30%), per accedere a materiali a supporto dello studio (23%) o per scaricare musica (23%)
e leggere articoli (17%). Rispetto ai vari canali un terzo della popolazione italiana (30%) considera in primis internet il canale che si presta di più alla ricerca di informazioni turistiche e il 29% a trovare materiali a supporto dello studio universitario.
I servizi personalizzati o specialistici sono comunque preferiti perché considerati di alto valore aggiunto e non generici e generalisti.
Tratto da I-Dome.com
ed io che sono un generalista specializzato? dove mi colloco? non c’è nessun palloccone nel secondo grafico! nel primo invece…. bleh che schifezza di fit! cmq interessante! forse prima o poi cliccherò su I-Dome.com 🙂