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Gironzolavo per la rete quando mi sono imbattuto in un articolo pubblicato su Zeus News di Pier Luigi Tolardo in cui ci si chiedeva se era giusto che Tim distinguesse i clienti in base al traffico effettuato: in particolare l’azienda consentirebbe ai clienti con forte traffico un accesso diretto e privilegiato al Servizio Assistenza Clienti 119.
Quindi chi ha un basso traffico mensile o annuale (e quindi spendono poco) e ai nuovi clienti Tim, che possono essere anche vecchi, ma che acquistando una nuova Sim e un numero nuovo non sono riconosciuti dal sistema CRM come “gold consumer”, faranno delle grandi ore di attesa, finché non avranno speso abbastanza per essere trattati meglio. In definitiva fa incappare il cliente in una serie infinita di messaggi automatici, senza riuscire mai a parlare con un operatore in carne e ossa, in particolare nel periodo estivo e nelle ore di punta del mattino e della sera/notte.
Esattamente quello che è successo a me e che ho qui narrato. E viene spontaneo anche chiedersi se il modo di comportarsi di Tim sia legale o perlomeno correttonei confronti dei sui clienti.
Antonio Troise – www.levysoft.it